Il Real Madrid Baloncesto è sicuramente la squadra più prestigiosa e titolata di queste Final Four. Nella sua bacheca figurano ben 8 Euroleghe ed altrettante coppe europee ed internazionali. Inoltre, in patria sono ben 31 le Lighe Spagnole vinte dal club, record spagnolo, oltre a 25 coppe di Spagna e 4 supercoppe. Nei due anni precedenti in Eurolega è sempre giunta in finale, perdendole, però, entrambe. Nel 2013 la sconfitta è arrivata contro l’Olympiacos e nel 2014, invece, contro il Maccabi. I madrileni quest’anno sembrano, però, più preparati ed attrezzati degli anni precedenti e sono alla ricerca della novena Eurolega. Gioca le sue partite casalinghe al Palacio de Deportes situato nel centro di Madrid.
CAMMINO IN QUESTA EUROLEGA
Durante la Regular Season il Real Madrid era presente nel gruppo A, lo stesso della Dinamo Sassari, battuta due volte. Girone che ha concluso in prima posizione con 8 vittorie e 2 sconfitte. Le due sconfitte sono arrivate contro l’Anadolu Efes, in trasferta, e contro l’Unics Kazan, in casa. Il Real ha comunque sempre dato l’impressione di avere completamente in mano il gruppo, esprimendo un ottimo gioco in tutte le gare e tenendo ben salda la prima posizione.
Nelle Top 16 il Real era, invece, presente nel gruppo E, affrontando anche il Barcellona nel derby spagnolo. Gruppo chiuso in prima posizione, con 11 vittorie e 3 sconfitte. Superando i rivali del Barcellona solo per la differenza canestri. Le sconfitte sono arrivate tutte e tre in trasferta, contro il Maccabi Tel Aviv, il Panathinaikos e il Barcellona. Anche in questo girone, però, il Real ha sempre dato l’impressione di essere la squadra più forte, esprimendo sempre un ottimo gioco di squadra.
Durante i play-off, invece, i madrileni hanno affrontato l’Anadolu Efes Istanbul, già incontrato casualmente durante la Regular Season. Il Real si è imposto nelle prime due partite in casa, vincendo prima 80-71 e poi 90-85. Ha perso ,poi, la prima gara in trasferta ad Istanbul con il risultato di 75-72. La terza gara, però, ha dimostrato la vera forza del Real che si è imposto 63-76, ancora, in casa dell’Efes. Risultato finale della serie 3-1. In questa il Real ha sofferto un po’ la difesa e l’attacco turco, ma alla lunga le grandi qualità del Real Madrid sono venute fuori.
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZE
Tra i punti di forza possiamo sicuramente annoverare la qualità eccelse in attacco e la grande intelligenza tattica di giocatori come Llull, Fernandez, Reyes e Rodriguez, tutti e quattro fanno parte anche della Nazionale spagnola e sono i giocatori che meglio rappresentano l’animo latino del club. Altro punto di forza è sicuramente rappresentato dalla grande esperienza nello giocare partite di questo calibro da parte dei giocatori sovra-citati, ma non solo, anche i nuovi acquisti Maciulis e Nocioni, oltre ai vari Bourusis, Slaughter, Rivers e Ayon hanno grande esperienza internazionale. Molti di questi giocatori erano già presenti nel roster del Real nelle precedenti edizioni e questo può sicuramente essere un vantaggio. Avendo vissuto, infatti, già due sconfitte brucianti in finale, saranno sicuramente meglio preparati mentalmente per gare di questo tipo. Altro punto di forza può sicuramente essere la presenza in squadra di un giocatore come Jaycce Carroll, sesto uomo delle merengues e giocatore di rottura, che può cambiare ritmo alla partita. L’esperienza, poi, di un coach come Pablo Laso, già da quattro anni sulla panchina del Real, può essere sicuramente un altro punto a favore del Real. La maestria tattica di un coach di questo livello ha permesso al club madrileno di avere, non solo, un gioco offensivo quasi devastante, sfruttando la precisione al tiro dei suoi tiratori migliori, ma anche una difesa di alto livello, che sfrutta le capacità difensive di ogni giocatore, con pressing e raddoppi. Il fatto poi di giocare a Madrid, in casa, queste Final Four, può essere un ulteriore punto a favore del Real. Le debolezze possono essere, invece, sia di tipo difensivo che offensivo. L’attacco sembra certamente uno dei migliori dell’Eurolega, ma se dovesse mancare la precisione al tiro di alcuni tiratori, il Real potrebbe soffrire non poco lì davanti. Mentre in difesa le sofferenze potrebbero arrivare nel caso gli avversari tendano a sfruttare molto i tiri dall’arco in transizione ed il contropiede, essendo la difesa madridista molto improntata al pressing e al raddoppio di marcatura. Il Real sembra comunque una vera e propria corazzata e se tutto dovesse girare per il verso giusto non ci dovrebbero essere speranze per gli avversari.
AVVERSARIO
I madrileni affronteranno nella semifinale delle Final Four il Fenerbahce Ulker Istanbul, una squadra solida sia in attacco che in difesa, che arriva a questo punto dopo aver battuto il Maccabi con un secco 3-0. Una compagine ostica per il Real Madrid, che dovrà dare fondo a tutte le sue energie e dovrà sfruttare le sue armi migliori per sconfiggere i turchi. Turchi che hanno, anche, dominato il gruppo F e arrivano molto carichi a questo appuntamento, sapendo, di dover affrontare si una squadra dura come il Real, ma anche di essere una squadra che può contare su giocatori come Goudelock, Zisis, Bjelica e Bogdanovic, letali sia in attacco che in difesa.
QUINTETTO
Il quintetto iniziale dovrebbe essere così strutturato:
#23 Sergio Llull, playmaker, spagnolo, classe ’87, 192 cm, al Real Madrid da otto stagioni
#4 K.C. Rivers, guardia,americano, classe ’87, 198 cm, al Real Madrid da una stagione
#5 Rudy Fernandez, ala piccola, spagnolo, classe ’85, 198 cm, al Real Madrid da tre stagioni
#9 Felipe Reyes, ala grande, spagnolo, classe ’80, 206 cm, al Real Madrid da 11 stagioni
#14 Gustavo Ayon, centro, messicano, classe ’85, 208 cm, al Real Madrid da una stagione
MIO PRONOSTICO
Il Real Madrid è sicuramente la squadra favorita per il titolo, non solo secondo il mio parere, ma anche a detta di tutti gli addetti ai lavori, non solo per il fato di giocare in casa le Final Four, ma anche per la compattezza e la forza del roster. I giocatori che il Real può schierare sono di un livello molto alto e l’esperienza, come già detto, può essere fondamentale. Non ci resta che aspettare per vedere se sarà la volta buona per i madrileni quest’anno.
Per Serie A Beko Passion,
Fabio Silietti
1 commento
bell’articolo ora lo condivido su facebook