Nona giornata di Eurolega e partita di cartello ad Assago. Gli uomini di Coach Repesa affrontano infatti il Fenerbache di Datome. Partita trasmessa in diretta su Fox Sports (Canale 204 Sky) alle ore 20:45.
Abbiamo chiesto per presentare la partita, ai nostri Carlofilippo Vardelli e Niccolò Arenella, curatori di Fene e Milano, di presentarci il piano gara della serata rispondendo a qualche domanda.
Squadre ad andamento altalenante in questa manifestazione, probabilmente nelle aspettative per Milano leggermente deludente per Obradovic.
Come arrivano le due formazioni alla partita?
CV: Il Fenerbahce arriva alla sfida del forum in chiaroscuro. Scuro perchè ci sono alcune ombre nelle prime otto partite. Il gioco ha latitato, le tre sconfitte consecutive sono state un campanello d’allarme, soprattutto quella con il Baskonia, che ha fatto registrare uno scarto di oltre 30 punti e le vittorie (soprattutto le prime 2) sono arrivate di misura. In chiaro perchè il rendimento è buono, 5-3 è il record e l’ultima con l’Efes ha ridato morale all’ambiente. Il derby era uno snodo importante nelle prime dieci partite e il Fener arrivava dalla sconfitta in casa del Maccabi. Dopo un brutto inizio, è uscito il talento di questa squadra sotto forma di Kostas Sloukas, l’energia di un ritrovato Jan Vesely e la solidità di Gigi Datome per l’88-80 finale. Quindi al Forum avremo una squadra che sembra aver ritrovato se stessa, contro un avversario molto scomodo tra le mura amiche.
NA: Milano deve ancora trovare la quadratura del cerchio. Le prime convincenti prestazioni hanno illuso la piazza di puntare ad un livello molto alto. Sicuramente la qualità dei meneghini è importante, con un attacco che è il terzo migliore della competizione, ma manca in difesa. Parlando di assetto difensivo, mi riferisco più alla tenuta di squadra che quella dei singoli. Infatti i passaggi a vuoto delle prime partite devono essere risolti assolutamente (Vedi Bamberg). L’ultima sconfitta a Belgrado può essere assimilata a questo atteggiamento, su cui Repesa non sembra essere morbido. Probabilmente questo test è più importante per Milano che per il Fenerbache, perché una vittoria potrebbe significare davvero il riconoscimento dello status di “Grande Europea” più che di outsider.
La sfida del forum presenta anche molti duelli interessanti, tra tutti quello in cabina di regia tra Hickman (ex Fene) e Bobby Dixon.
CV: Il duello Ricky Hickman e Bobby Dixon sarà sicuramente emozionante e interessante da seguire. Hickman (avendoci giocato insieme) conosce molto bene le caratteristiche del play naturalizzato turco. Un play che sfiora il metro e ottanta che fa della velocità d’esecuzione, dell’agonismo e del ritmo le sue caratteristiche migliori. Tira benissimo da3 (45% in stagione), però è più uno streak shooter, che un tiratore naturale. Ogni tanto esagera, infatti nei momenti chiave Obradovic gli preferisce Sloukas in regia. In difesa ha un punto debole, l’altezza e molto spesso portato in post basso da avversari più lunghi e grossi di lui, che hanno la possibilità di segnarli in testa. Molto spesso però grazie al suo agonismo, tiene botta e propizia recuperi e transizioni. Secondo me esprime alla perfezione se stesso da shooting guard, uscendo dai blocchi, non essendo un grosso assist-man.
NA: Ricky Hickman incarna in tutto e per tutto lo spirito Olimpia di quest’anno. Acquisto fondamentale, come ripeto da settimane, ha sistemato un reparto che l’anno scorso con Kalnietis e Cinciarini deficitava di esperienza europea. Chi allora meglio dell’ ex Maccabi e Fene, che i tifosi si ricordano molto bene nelle final 8 di due anni fa. Quello che più stupisce però è l’impatto offensivo secondo marcatore in eurolega per Milano dietro a Sanders. Nella testa di Repesa, la squadra avrebbe dovuto avere lunghi tratti con un doppio play, ma l’attitudine di Hickman ha permesso di strutturare una squadra più fisica inserendo Macvan e lasciando in campo Dragic per molti più minuti permettendo cosi allo sloveno di prendere rimbalzi decisivi.
Quando si parla di Fenerbache, in Italia, lo associamo al nostro italiano in Turchia..
CV: Capitolo Datome. Il capitano della nostra nazionale, non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, deludendo e facendo preoccupare un po’ chi lo aveva adorato nella scorsa stagione. Per quanto mi riguarda non c’è nessun problema strutturale ma è solo una questione di abitudine. Gigi arrivava ad Istanbul da due stagioni NBA in cui aveva veramente raschiato il fondo della panchina (tranne la parentesi a Boston) ed è passato dal non essere preso in considerazione a diventare un uomo chiave. Però se nella scorsa stagione (ancora con calendario normale) Gigi poteva far leva sul suo orgoglio e la sua voglia di giocare, quest’anno con il calendario stile nba e la fatica del preolimpico, gigione ha fatto più fatica a carburare com’è naturale. Però sicuramente nei match importanti come quello di giovedì e come in quello con l’Efes sarà protagonista.
A proposito di Italiani e compagni di nazionale a Milano ci sono Abass e Pascolo…
NA: Sorpresa solo fino a un certo punto. Abass sta dimostrando la crescita esponenziale che ci si aspettava da lui. A Cantù era la stella indiscussa della squadra mentre qui ha dovuto subire un deciso ridimensionamento. C’è chi ha storto il naso sulla sua gestione ad inizio stagione, ma bisogna fare un plauso al coach croato. abass è fondamentale in difesa, grazie alla sua fisicità permette cambi rapidi su tutti gli attaccanti portando inoltre energia in attacco. Nelle ultime 3 partite sta tirando con il 55,6% da 3 e il 50% da 2, anche se con pochissimi tentativi (15 totali sommando le due categorie). Discorso diverso per Pascolo invece,molto meno impiegato in europa (Circa 4 minuti di media nelle ultime due partite), a causa della sua scarsa stazza fisica a cui però sopperisce con la grinta.
Milano – Fenerbache vuol dire anche sfida in panchina tra due coach balcanici: Obradovic vs Repesa.
CV: Un coach come Zeljko Obradovic non ha bisogno di introduzioni, è il suo palmares ha parlare per lui. Quest’anno, dopo la cavalcata della scorsa Eurolega, dove solo il miglior CSKA è riuscito a fermare la sua fame di trionfi, le aspettative erano ancora più alte. Le ste mantenendo a metà. Perchè da una parte sicuramente la formula a girone unico è nuova anche per lui, ha perso Bogdanovic quasi subito e non gli si poteva certo chiedere di fare una stagione da 30-0. Però l’anima prettamente offensiva delle sue squadre per ora non c’è (14esimi per punti segnati), solamente tre volte si è andati sopra gli 80 punti e la difesa alcune volte ha tradito le aspettative. Però credo che Obradovic da genio navigato qual’è abbia preparato i suoi per essere performanti quando conta e la qualificazione non dovrebbe essere un problema.
NA: Due filosofie all’ opposto ma stessi problemi oserei dire. Abbiamo una squadra (I turchi) con un coach dalla mentalità super offensiva che fatica a superare gli 80 punti; dall’ altra un allenatore conosciuto per la difesa rocciosa che si ritrova con il terzo miglior attacco . Milano quest’anno ha allestito una squadra con una capacità offensiva seconda quasi a nessuno; è riuscita addirittura a migliorare il record di punti in una sola partita due volte in una settimana. Sorpresa Macvan a parte, Simon, Gentile e co riescono a coprire una varia gamma di soluzioni per mettere in crisi chiunque. Il problema difensivo probabilmente risiede nella scarsa vocazione dei bianco-rossi. Non si va da nessuna parte concedendo 90.8 punti di media a partita…
Un attacco stellare contro una difesa di ferro, almeno così poteva sembrare questa sfida ad inizio stagione.
CV: L’attacco di Milano, soprattutto in casa, ha fatto vedere di essere devastante. C’è tanta voglia di passarsi la palla e potenzialmente almeno cinque uomini hanno 20 punti nelle mani. D’altro canto la difesa del Fener sta funzionando a targhe alterne, però quando sono tutti focus e concentrati segnare nell’area è impresa da titani. Un vecchio adagio dice che l’attacco vende i biglietti e la difesa fa vincere le partite, mentre molto spesso Flavio Tranquillo ci ricorda che spesso (non sempre) “grande attacco batte grande difesa“. Propendo di più per la fase difensiva, perchè soprattutto in eurolega dove gli attacchi sono ben costruiti avere una solida base difensiva fa tutta la differenza del mondo.
NA: Fase offensiva: voto 8. Fase difensiva…. La classifica di Milano sta tutta qui. Le soluzioni offensive come i lunghi anche fuori dall’ arco, uniti alle doti tecniche di Gentile ma soprattutto Rakim Sanders hanno reso Milano una potenza. Resta da giudicare quanto possa durare, visto che più che frutto di schemi sembrerebbero essere pura individualità. La vera domanda è se la qualificazione si possa raggiungere con questi alti e bassi. I buchi mentali a ridosso del terzo quarto sono già costati cari e man mano il cammino prosegue i punti sono sempre più preziosi. C’è bisogno di uomini per raggiungere gli obbiettivi prefissati, visto il grande sforzo fatto dalla società nei mesi estivi. Puntare esclusivamente al campionato con un roster del genere è un delitto, sta ai giocatori svoltare mentalmente adesso.
Lunghi a confronto, è qui la vera sfida della partita?
CV: Questi duelli influenzeranno molto il match. Se da un lato abbiamo un trio a trazione anteriore con Sanders, Mclean e Raduljica, dall’altro abbiamo grandi rim protectors. Il duello chiave è l’accoppiamente che coinvolgerà Rakim Sanders che è sembrato di gran lunga il più in forma. Probabilmente si alterneranno Udoh e Vesely per seguirlo anche dietro la linea dei 3 punti perchè Antic è troppo lento di piedi. Sicuramente interessante da vedere Antic-Raduljica se ci sarà la possibilità, tonnellaggio simile, capacità offensiva simile (enorme) capacità difensive nulle. Mentre l’energia di McLean farà a botte con quella di Jan Vesely tornato ai vecchi splendori contro l’Efes. Tutti duelli chiave, chi li farà suoi, avrà grosse chance di vincere.
NA: I lunghi sono stati per quasi tutta l’estate croce e delizia per i meneghini. Dall’ arrivo di Raduljica come colpo del mercato in entrata alla paura di avere mancanza di alternative senza di esso. La realtà si presenta ben diversa, con il serbo che non riesce ad ingranare fisicamente; complice anche la stanchezza post olimpica certo. Milano però questa sera avrà bisogno dei suoi centimetri ed esperienza contro un fene straripante sotto le plance. Quello che può sorprendere i turchi è la versatilità dei lunghi Olimpia. McLean, Sanders e Macvan oltre ai cambi difensivi sono ottimi tiratori e devastanti in uno contro uno. Allargando il campo si possono venir a creare situazioni di mismatch con scarichi puliti per tiratori mortiferi come Simon.
Domanda finale: pronostico secco?
CV: Fenerbahce per due ragioni. È più forte e Milano in casa ha battuto solamente avversarie al proprio livello, non i super team. Il Fenerbahce è un super team.
NA: Olimpia Milano perché giochiamo in casa e nelle notti europee il forum si trasforma. E’ giunto il momento di fare il salto di qualità.