Altro giro, altra serie di multe per Ben Simmons che non si è unito ai compagni per la trasferta di 6 partite, in pieno svolgimento, dei Philadelphia 76ers.
I Sixers hanno già giocato e perso a Indianapolis contro i Pacers, e nelle prossime 5 partite affronteranno Jazz, Nuggets, Trail Blazers, Kings e Warriors. E lo faranno senza Ben Simmons, il cui rientro in campo resta lontanissimo. Il giocatore australiano perderà pertanto circa 320mila dollari a partita, pari a 1\92esimo del suo stipendio annuale da oltre 31 milioni, per tutte le partite che salterà senza giustificazione, i 76ers hanno chiesto di nuovo a Simmons di rientrare nei ranghi e di allenarsi con i compagni, in vista di un ritorno in campo.
Cosa che non è ancora avvenuta. Le parti in causa restano lontane, con Simmons che solo da pochi giorni ha accettato, come dichiarato dal suo agente Rich Paul, di incontrarsi con uno psicologo della squadra per lavorare sull’aspetto mentale della sua situazione. Simmons, via Paul, sostiene di non essere ancora in grado di ritornare in squadra, e che i Sixers stiano facendo pressioni senza tenere contro delle condizioni psico-fisiche del loro atleta.
Le multe, tecnicamente delle trattenute di stipendio, comminate finora a Ben Simmons hanno sfondato il milione di dollari, e con l’ultima “tranche” arriveranno vicine ai due milioni. I 76ers avevano trattenuto il secondo assegno da 8.2 milioni di dollari di stipendio di Simmons quando il giocatore aveva deciso di non presentarsi al training camp, e versato la cifra in un fondo escrow (una sorta di giacenza) da cui poi hanno attinto il denaro delle trattenute.
Nessuna ipotesi o offerta concreta di trade per Simmons sarebbe arrivata ai Sixers dall’inizio della stagione.
