Ottava giornata di Eurolega per l’Olimpia Milano, che sarà di scena a Belgrado contro il Crvena Zedza.
I meneghini vengono dalla bella vittoria casalinga contro il Baskonia, mentre i serbi hanno espugnato Bamberg 78-79.
Le due formazioni condividono solo il colore della maglia visto che hanno due filosofie agli opposti; stato di forma, ex storici e un pubblico decisamente caldo: i serbi sono una squadra da scoprire.
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ORGOGLIO SERBO
Reduce come già detto da una vittoria esterna, la Stella Rossa ha un momentaneo bilancio di 3-4; storia completamente diversa nella liga Srbije, dove sono ancora imbattuti.
Morale alto per i ragazzi di Coach Radonjic; l’inferno della Kombank Arena spingerà ancora di più una squadra dalla forte identità difensiva. Infatti con 72 ppg, sono la migliore difesa in Eurolega (Milano arranca concedendo 91.9).
Protagonisti a sorpresa lo scorso anno, dove dopo i playoff sono stati eliminati dal CSKA, a Belgrado si vuole ancora stupire. Anche avendo perso molti giocatori fondamentali (Quincy Miller a Maccabi o Tarence Kinsey all’Hapoel con Pianigiani) l’aver mantenuto lo zoccolo serbo (Jovic e Simonovic) ha permesso di non snaturarli. Gli arrivi quindi di Jenkins con, sotto canestro, Bjielica e Kuzmic (da Darussafaka e Panathinaikos) hanno completato le rotazioni.
Team giovanissimo (24,4 l’età media) e a forte stampo nazionalistico, come già detto fa della difesa il punto forte. L’altro lato della medaglia mostra il peggior attacco europeo (70 ppg); Marko Simonovic (11 ppg) e Guduric (10.1 ppg) conducono l’offensiva.
Questa sera l’Olimpia troverà anche una vecchia (non troppo) conoscenza: Charles Jenkins.
L’americano, di passaporto serbo, dopo una stagione altalenante a Milano sembra aver ritrovato la sua dimensione. La scorsa stagione, dopo un inizio promettente è scivolato nelle gerarchie, complice l’arrivo di Kalnietis, fino a finire ampiamente in tribuna.
Insomma, una sfida dall’ altissimo coefficiente di difficoltà per la squadra italiana.
QUI OLIMPIA
Gli uomini di Repesa non hanno tempo di crogiolarsi per la seconda vittoria consecutiva.
Il Coach sembra aver in mente cosa bisogna fare, viste le dichiarazioni post Baskonia: “Dobbiamo resettare tutto perché ci aspetta, a Belgrado, una partita molto importante. Andiamo a giocare contro la miglior squadra difensiva d’Europa che gioca in un ambiente molto difficile. Dovremo essere mentalmente forti e concentrati per tutti i 40 minuti. Se riusciremo a farlo, avremo buone chance di vincere la partita, altrimenti tutto diventerà molto complicato”
L’Olimpia sembra aver davvero cambiato marcia dopo la sfuriata post-Torino; l’ultima partita è stata decisamente la miglior prestazione difensiva stagionale.
Stasera i milanesi partono forte del vantaggio statistico in rimbalzi, assist e rubate. Oltre che uno dei migliori attacchi della competizione.
Punto focale saranno i duelli tra Sanders-Simonovic e Jenkins-Hickmann. L’americano è stato dominante in tutte le ultime uscite, dimostrando non solo esplosività offensiva ma anche rimbalzi e difesa che rende Rakim “The dream” l’all-around di cui Milano aveva bisogno.
Il play ex-Maccabi invece è sempre un fattore decisivo per la sua regia, giocatore fondamentale in Eurolega visto anche la penuria di minuti concessi a Kalnietis e Cinciarini.
I problemi in questo momento, sembrano essere più extra cestistici e hanno un nome e cognome: Alessandro Gentile.
Gli undici minuti concessi all’ex capitano sono suonati decisamente strani, infatti è notizia di oggi che sembrerebbero dovuti ad un alterco in spogliatoio; più precisamente un cestino scalciato da Gentile nell’intervallo.
Impossibile non parlare di Abass: l’italiano è l’arma in più nello scacchiere dell’ allenatore croato.
Oltre ad avere una mano “caldissima” la motivazione e l’energia difensiva sono il vero fattore che ha portato all’ascesa in quintetto del’ ex Cantù.
Ci si aspetta molto di più da alcuni altri giocatori come ad esempio Radujilica. Nonostante i noti problemi di condizione il serbo stasera potrebbe avere la motivazione extra di giocare in patria; motivazione di cui l’Olimpia ha assolutamente bisogno per espugnare la Kombank Arena.