Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimentiButler ai Bucks è davvero conveniente o ci sono opzioni migliori?

Butler ai Bucks è davvero conveniente o ci sono opzioni migliori?

di Riccardo Rivoli
heat bucks

Secondo l’insider Marc Stein i Milwaukee Bucks sarebbero “più determinati di ogni altri squadra in NBA” a fare minimo una trade prima della deadline. La squadra di coach Doc Rivers è quarta a Est e si è ripresa dopo il turbolento inizio di stagione. Allo stesso tempo però sembra che manchi qualcosa per essere a livello delle tre davanti. Ai Bucks serve una trade grossa, di quelle che cambiano le prospettive della stagione. I nomi che girano sono sempre gli stessi. Primo tra tutti Jimmy Butler, che ormai ha rotto con Miami. Ma avrebbe senso andare a prendere un giocatore come lui?

Per provare a ottenere Jimmy Buckets, i Bucks dovrebbero sacrificare Khris Middleton, Bobby Portis e anche liberarsi dei contratti di Pat Connaughton e MarJon Beauchamp per scendere sotto al secondo apron. Sarebbe un’enorme perdita in quanto a lunghezza del roster, ma andresti a prendere una superstar.

Butler ha 35 anni, quindi sarà un giocatore da cui aspettarsi ancora un impatto da stella per un paio d’anni massimo. Quindi questa mossa avrebbe ovviamente come obiettivo quello di vincere subito e di invogliare Giannis Antetokounmpo a rimanere a Milwaukee. Il 22 degli Heat porterebbe ulteriore star power, leadership da affiancare a quella del greco, difesa perimetrale e scoring indipendente dalla coppia LillardGiannis. Allo stesso tempo però ucciderebbe le spaziature (Butler sa tirare, ma non si muove senza palla e non cerca la conclusione dall’arco), aggiungerebbe un terzo solista che bloccherebbe ulteriormente la circolazione di palla e col rischio di creare problemi in spogliatoio, considerato lo storico (Giannis ha una leadership forte, ma non si sa mai).

In pratica ci sono sia dei pro che dei contro e vanno messi sulla bilancia insieme a un altro fatto: Butler è un’ottima mossa se punti a vincere quest’anno, ma se quest’anno va male si butta tutto alle ortiche. Se desideri avere una chance anche nei prossimi uno o due anni non è la migliore delle idee. Jimmy è già in fase calante e ha accumulato negli anni tante problematiche fisiche.

Un altro nome interessante sul mercato è quello del dimenticato Zach LaVine, che sta giocando una stagione da 24 punti, 51.1% dal campo, 44.6% da tre. La star dei Bulls ha ormai dato prova di non poter essere un primo violino e forse neanche un secondo. Milwaukee potrebbe essere la sua destinazione ideale

Tutti sanno che LaVine ha un contratto faraonico da 43 milioni, quindi il discorso trade non è tanto diverso da quello fatto con Jimmy. Cambia invece il discorso campo. Il numero 8 dei Bulls è un giocatore peggiore di Butler su entrambi i lati del campo, ma ha 29 anni, è nel suo prime fisico e tecnico e garantisce uno span di tempo più lungo per puntare su di lui. 

LaVine non è mai stato un buon difensore, ma ha i mezzi fisici e atletici per esserlo, sicuramente più di Middleton e Portis. In attacco apre tantissimo il campo, sa muoversi senza palla e può anche creare tiri (esclusivamente per sé stesso però) in autonomia. Non è uno scorer e nemmeno un performer ai livelli di Butler ai playoffs, ma si incastra meglio nel sistema Bucks. 

L’altro nome appetitoso sul mercato è Bradley Beal, che non è da escludere a priori, ma lì la situazione si complica per la solita questione della no-trade clause. La trade deadline sarà il 6 febbraio, quindi non dobbiamo aspettare ancora molto per sapere come andrà a finire questa strana sessione di mercato. Potrebbe succedere di tutto, ma ciò che è certo è che i Bucks si muoveranno e faranno qualcosa di grosso.

 

 

 

 

You may also like

Lascia un commento