Dopo aver cercato di trovare una nuova sistemazione via trade per Zach LaVine, e essersi confrontati con la dura realtà di un mercato arido, il front office dei Chicago Bulls sarebbe all’opera “per sanare la situazione” col 2 volte All-Star.
Secondo quanto riportato da Joe Cowley per il Chicago Sun-Times, il Gm Marc Eversley e il presidente dei Bulls Arturas Karnisovas “dovranno fare tutto ciò che è necessario” per riparare un rapporto ormai difficile con LaVine, che da almeno due anni sente e legge di trade, mercato e offerte mai però concretizzatesi. Nel frattempo le ambizioni della squadra, almeno nell’immediato, si sono abbassate con la partenza via free agency di DeMar DeRozan e quella via trade di uno dei giocatori più amati, Alex Caruso andato agli Oklahoma City Thunder in cambio di Josh Giddey.
Zach LaVine ha giocato sole 25 partite lo scorso anno a causa di un infortunio, stop che ha probabilmente contribuito a far saltare una trade con i Detroit Pistons che sembrava matura. Nel frattempo Detroit ha cambiato in parte pelle e messo sotto contratto Tobias Harris, rifirmato Simone Fontecchio e scelto al draft 2024 un’altra guardia-ala, Ron Holland. Ergo, difficilmente sarà ancora interessata a LaVine e nel caso, occorrebbe ingegnarsi su una trade costruita su Jaden Ivey e Isaiah Stewart, come minimo.
LaVine è come noto sotto contratto per altre 3 stagioni fino al 2027, per altri 138 milioni di dollari che oggi, va detto, fanno meno paura rispetto a un paio di anni fa viste le cifre volate negli ultimi mesi per giocatori. Zach LaVine è come detto un 2 volte All-Star e un grande realizzatore, e se riuscirà a dimostrare nelle prime settimane di regular season 2024-25 di poter tornare a quei livelli, con lo sbloccarsi del mercato alcune squadre potrebbero emergere.
Due nomi? I Los Angeles Lakers sono stati immobili per tutta la free agency, dopo aver tentato di arrivare all’ormai ex compagno di squadra di LaVine DeMar DeRozan che ha poi scelto i Kings. Oggi i Lakers considerano Austin Reaves incedibile e avrebbero più bisogno di rinforzi sotto canestro. I Golden State Warriors non hanno voluto presentare offerte troppo serie per un giocatore come Lauri Markkanen, e inizieranno la stagione con un roster sulla carta buono ma non abbastanza per competere per i piani alti a Ovest, e restano sempre a un raffreddore di Stephen Curry di distanza dal disastro. Zach LaVine porta con sé i suoi limiti difensivi ma nel sistema offensivo di Steve Kerr potrebbe ritrovare la felicità dei bei tempi, e una (eventuale) partenza lenta degli Warriors potrebbe stimolare il front office a muoversi.