Se quello tra Dallas Mavericks e Kristaps Porzingis era potuto sembrare in un primo momento un incontro idilliaco, il matrimonio tra le due parti è andato con i mesi a deteriorarsi. “Tutti dicono di tenere un occhio su Porzingis. Dallas sta provando a cederlo. A causa del salario molto alto, dei continui infortuni e di quella che è stata definita come una manutenzione costosa” riassumono alla perfezione le parole del rispettato reporter Marc Spears.
In effetti, il lettone ha preso parte a sole 17 partite dell’attuale stagione regolare, iniziata per lui solo a gennaio in seguito al recupero dall’infortunio rimediato durante i playoffs della bolla di Orlando. Nonostante la media di 20 punti e 5 rimbalzi a notte, le sue prestazioni hanno avuto un andamento alquanto ondivago. In linea, d’altronde, con un rendimento collettivo dei suoi che il suo ritorno non è riuscito ad invertire.
Ecco che dunque, dopo altre tre partite passate a bordo campo, Mavericks e Porzingis non sono mai apparsi così distanti. “I suoi fratelli-agenti sono come un cancro, non vorresti avere nulla a che farci. C’è un motivo se fin qui tutte le squadre per cui ha giocato abbiano cercato di scambiarlo” ha aggiunto un anonimo agente NBA.
Mavericks, Porzingis e futuro: “Non so cosa stia succendo”
In una conferenza online nella giornata di ieri, poi, è stato lo stesso giocatore ad affrontare le voci di corridoio che lo riguardano. Con una freddezza che l’ha spesso caratterizzato ma che in una situazione come quella attuale rischia di diventare eloquente, Porzingis ha commentato le recenti segnalazioni di un possibile scambio affermando: “Se ne è iniziato a parlare dal nulla, è così che vanno le cose alla fine. Io però non so cosa stia succedendo dietro le quinte.”
“Non dovrei esserne troppo preoccupato alla fine.” ha continuato “Può solo che essere una distrazione per me. Io provo ad essere concentrato sul momento, sull’essere presente ogni giorno e sul lavorare con i miei compagni per migliorare quotidianamente.”
Insomma, parole e tono che sanno molto di facciata. Ma che portano anche a interrogarsi sulla loro veridicità. Che i giocatori NBA rimangano spesso esclusi da discussioni e logiche di scambio è un dato di fatto, ma quella di Porzingis appare come una situazione alquanto enigmatica, soprattutto per quanto concerne il rapporto tra i rappresentanti del giocatore e i Mavericks stessi.
In ogni caso, la trade deadline cadrà il prossimo 25 marzo e a Dallas rimane così poco meno di un mese per provare eventualmente a piazzarne il contratto, che assicura al lungo almeno 30 milioni annuali fino al 2023, oltre ad un’opzione giocatore da 36 per l’annata 2023/2024. Non un prezzo d’occasione insomma.