Nonostante un finale inaspettato per come si era messa la partita, gli Atlanta Hawks espugnano il Wells Fargo Center per 128-124 e si portano sull’1-0 nella serie contro i Philadelphia 76ers.
La partita comincia subito in salita per i padroni di casa che si trovano sotto 42-27 alla fine del primo quarto. Gli ospiti comandano la partita fin da subito, soprattutto grazie a un Trae Young da 25 punti nel primo tempo, che diventeranno 35 conditi da 10 assist alla fine della partita, e che finisce 74-54 per gli Hawks. Grazie a questa prestazione, Trae Young è diventato il secondo giocatore nella storia della NBA a segnare almeno 30 punti nelle prime 4 partite di playoffs giocate fuori casa, dopo Kareem Abdul-Jabbar (allora ancora Lew Alcindor).
Dopo tre quarti dominati da Atlanta (99 a 83 il parziale all’inizio del quarto periodo), i 76ers si svegliano e sfiorano l’impresa di ribaltare la partita. Nonostante l’essere stati sotto anche di 26 punti, Philadelphia si ritrova a -3 a 1 minuto dalla fine. Una tripla di Bogdan Bogdanovic a 41.4 secondi dalla sirena sembra mettere in ghiaccio la partita per gli ospiti, che però faticano a controllare il vantaggio finale. A 10.5 secondi dalla fine, i padroni di casa si ritrovano sul -2, ma due tiri liberi di Bogdanovic e la tripla sbagliata da Tobias Harris fanno sì che la franchigia della Georgia esca vittoriosa da questa sfida.
Una delle chiavi della partita è stato l’ottimo rendimento della panchina degli Hawks che, grazie soprattutto a Kevin Huerter (autore di 15 punti, 5 rimbalzi e 4 assist), segna 34 punti e batte quella dei Sixers, capace di segnarne solamente 23. Tra gli Hawks, ottime prove anche da parte di Bogdanovic e John Collins, entrambi autori di 21 punti alla sirena finale. Per il serbo ci sono anche 4 rimbalzi, 5 assist, 1 palla rubata e 5 triple. Per l’americano invece ci sono anche 4 rimbalzi, 2 assist, 2 palle rubate e una prestazione da 7 su 9 dal campo e 3 su 4 da tre.
Hawks-76ers gara 1: non basta un grande Embiid a Philadelphia
In casa Philadelphia 76ers non bastano i 39 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate di Joel Embiid, forse l’unico dei suoi che ci ha provato veramente per tutta la partita. Buona prova anche per Seth Curry, autore di 21 punti con un 7 su 12 dal campo e un 5 su 9 da 3 e di alcune triple nel finale di gara che hanno permesso alla squadra di rientrare in partita.
Ben Simmons finisce la partita con 17 punti, 10 assist e un perfetto 7 su 7 dal campo, ma a stonare sono, ancora una volta, i tiri liberi. Infatti l’australiano ne ha segnati solamente 3 sui 10 tentativi a disposizione, con gli Hawks che nel finale hanno giocato la carta del fallo volontario su di lui per farlo andare in lunetta. Brutta la gara di Danny Green, capace di mettere a referto solamente 4 punti in quasi 30 minuti di gioco, tirando col 28.6% dal campo e 0 su 4 da 3.
Nonostante il finale di partita quasi da dimenticare, gli Atlanta Hawks si sono dimostrati una squadra solida, capace di concretizzare le occasioni che gli si creano in partita, anche grazie al tiro dalla lunga distanza, e con un leader che, nonostante abbia solamente 22 anni si sia già affermato nella NBA di oggi.