Dopo la scorsa stagione, che ha portato i Boston Celtics ad al alzare il titolo e gli USA a vincere la medaglia d’oro, Jayson Tatum si è sfogato parlando della sua legacy. Nei giorni scorsi infatti ha rilasciato un’intervista al The Washington Post per Micheal Lee. Nell’articolo l’ex giocatore di Duke si è lasciato andare parlando così: “Se qualcuno leggesse il mio palmares da giocatore a 26 anni senza leggere il mio nome, sarei apprezzato molto di più. Merito più riconoscimento”
Inoltre sull’essere la nuova faccia dopo LeBron della lega ha parlato così: “Non voglio forzatamente inserirmi nel dibattitto. Anche perché può essere una valutazione soggettiva, ma ci sono importanti evidenze come vincere un titolo, una medaglia d’oro o essere inserito come primo team NBA.”
Nella scorsa stagione dopo diversi tentativi è arrivato finalmente il titolo e il merito va anche a lui. Nonostante ciò il massimo riconoscimento, L’MVP delle finals è andato a Jaylen Brown che ha vinto 7-4 la votazione dei media. Oggettivamente le sue prestazioni durante le finals contro i Mavericks sono calate ed è una valutazione giusta. Brown dal canto suo, durante i festeggiamenti ha voluto condividere l’onore del premio con lui.
Subito dopo le finals Tatum ha raggiunto il Team USA per la spedizione olimpica. Il suo ruolo è stato molto marginale con un minutaggio limitatissimo per un totale di 71 minuti. L’unica traccia lasciata durante la competizione sono stati i 10 punti contro Porto Rico durante la fase a gironi. Anche su questo l’ala dei Boston Celtics di è soffermata: “La cosa più difficile in questo lavoro è stare spesso seduto in panchina, ma quando hai i giocatori più forti del pianeta al posto tuo un motivo c’è. Loro riescono a giocare partita dopo partita con la stessa mentalità. Io devo cercare di fare lo stesso.”
La legacy di Tatum è spesso messa in dubbio dai fan. La cosa certa è che Boston non dubita affatto sul suo potenziale. La dimostrazione è il rinnovo di contratto a 315 milioni di dollari. Al momento della firma è stato il contratto più ricco di sempre. Un grosso attestato di stima. Da quando è stato draftato nel 2017 come terza scelta più prolifici nella lega, tanto da essere nominato 6 volte consecutivamente All–star. Inoltre Boston con lui ha raggiunto 6 volte le conference finals con lui nel roster e il record da 41-16 attuale fa pensare che arrivi anche la settima.
