Houston non riesce nell’impresa di rimontare il 3-1 contro Golden State, perdendo gara 7 ed uscendo dai playoffs. La prematura eliminazione dalla postseason ovviamente lascia grande delusione, specie per una squadra capace di raccogliere 52 vittorie in regular season. A mente lucida però, soprattutto considerando la giovane età del roster, la stagione dei Rockets si può tranquillamente considerare un successo.
A confermare questa sensazione è lo stesso coach Udoka, che riconosce l’occasione sprecata dai suoi di avanzare alla seconda fase, ma guarda con ottimismo al futuro.
“Abbiamo avuto le nostre occasioni in questa serie”, ha detto Ime Udoka. “Ci aspettavamo tutti di passare il turno, quindi è stata una delusione. Ora sarà dura, ma la useremo come motivazione e torneremo tutti più forti. Non ci accontentiamo. Abbiamo ottenuto un bel po’ di vittorie quest’anno, chiudendo al secondo posto e tutto il resto, ma a nessuno importa ora. L’importante è dove siamo arrivati.”
Parole quelle del coach di Houston che automaticamente proiettano i Rockets nel prossimo futuro, con la franchigia che dovrà capire da che basi ripartire.
Difesa incredibile, attacco rivedibile
Una frase che di recente è tornata di moda in NBA è la massima: “Gli attacchi vendono i biglietti, le difese vincono i campionati”. Frase sicuramente veritiera, anche se bisogna comunque considerare che, se non si fa mai canestro, difficilmente si vince. Tra le fila dei Rockets a capirlo è stato sicuramente Alperen Sengun, che nel commentare la sconfitta in gara 7 ha sottolineato proprio questo concetto.
“Non credo che ci abbiano battuto loro in questa serie. Ci siamo battuti da soli, sbagliando tiri liberi e tiri facili”, ha dichiarato Sengun dopo la partita. “Quando in attacco ci blocchiamo, è finita. Abbiamo tutto il talento del mondo. Non c’è motivo per cui dovremmo perdere partite come queste.”
In offseason quindi la dirigenza di Houston si dovrà muovere in modo da risolvere questo problema in vista della prossima stagione. Dal punto di vista realizzativo, almeno sulla carta, il principale terminale offensivo dei Rockets dovrebbe essere Jalen Green, che ai playoffs però ha deluso. Fatta eccezione infatti per i 38 punti di gara 2, Green non è mai davvero entrato nella serie, chiudendo in gara 7 con appena 8 punti. Il front office di Houston in estate dovrà quindi capire se offrirgli una seconda opportunità, oppure virare su qualcun altro, cercando altrove il giocatore a cui affidare le chiavi offensive della franchigia.