La viceprocuratrice distrettuale di Manhattan Mirah Curzer ha lasciato cadere nei confronti di Kevin Porter Jr, guardia degli Houston Rockets, l’accusa di aver causato alla compagna Kysrie Gondrezick una frattura cervicale come risultato di un’aggressione avvenuta a settembre in una stanza d’hotel a New York.
Porter Jr non dovrà dunque più rispondere dell’accusa di aggressione di secondo grado, per Curzer “mancano prove sufficienti” che il giocatore abbia causato la frattura alla compagna, ex giocatrice WNBA con le Indiana Fever, come dichiarato in tribunale dalla viceprocuratrice. Dalle perizie sarebbe risultato che ciò che era stato scambiato per una frattura, fosse in realtà un difetto congenito, come riportato dal NY Post.
Il giudice ha confermato in tribunale a Kevin Porter Jr l’ingiunzione a stare lontano da Kyrsie Gondrezick, il procedimento andrà nel frattempo avanti e la guardia degli Houston Rockets rischia fino a 7 anni di carcere per aggressione di terzo grado e per un tentativo di strangolamento della vittima. I fatti risalgono all’11 settembre scorso, quando Porter Jr , a New York con la compagna, aveva chiesto ai dipendenti dell’hotel in cui soggiornavano di aprire la sua camera, dopo che Gondrezick lo aveva chiuso fuori vista l’ora tarda. Una volta dentro, Porter Jr avrebbe aggredito fisicamente Gondrezick sul letto, cercando di strangolarla, per poi allontanarsi. Dopo la denuncia, Kevin Porter Jr era stato arrestato e rilasciato su cauzione. All’udienza di lunedì, Porter Jr si è dichiarato “non colpevole” dei capi d’accusa mossi contro di lui.
Gli Houston Rockets hanno comunicato al media day di due settimane fa che Kevin Porter Jr resterà fuori squadra, in attesa dell’esito del processo. Porter rischia, oltre a una sentenza penale, anche una sospensione da parte della NBA.
