L’11 giugno dello scorso anno, in gara cinque delle finali NBA, Kevin Durant subì una rottura del tendine d’Achille nella sua gamba destra. L’allora giocatore dei Golden State Warriors fu così costretto ad abbandonare il campo dell’Air Canada Center, casa dei Toronto Raptors, i quali poi terminarono la serie da vincitori aggiudicandosi il prestigioso anello. Da quel momento in poi, l’ala nativa di Washington D.C. non ha più rimesso piede in campo, almeno per quanto riguarda gli incontri ufficiali che si disputavano ogni sera prima della sospensione del campionato, causa la rapida diffusione del Sars-CoV-2.
L’attuale membro dei Brooklyn Nets ha però preso parte, già nelle scorse settimane, ad una serie di sessioni di allenamento mirate a fargli acquisire una certo senso di sensibilità e confidenza con il gioco della pallacanestro. Sembra, quindi, essersi avviata la fase finale del periodo di recupero da quel tragico infortunio. Svariati personaggi appartenenti al panorama cestistico statunitense hanno costruito delle ipotesi su quale sarà la data di rientro del dieci volte all-star, e, tra queste supposizioni, sembra esserci un qualcosa in comune: nessuno conosce in modo concreto le tempistiche con cui Durant si approccerà allo sport che lo ha reso una delle figure più influenti dell’ultimo decennio.
Uno dei primi ad aver comunicato il suo punto di vista su questa faccenda, è stato Adrian Wojnarowski, insider per ESPN, il quale non ha esitato a riportare una risposta alquanto decisa e laconica:”Kevin Durant non tornerà in questa stagione, se si dovesse giocare. Non succederà, i Nets non lo faranno scendere in campo”.
In secondo luogo, era intervenuto Sean Marks, general manager della franchigia newyorchese. Egli aveva concesso ai suoi tifosi un margine di speranza, dichiarando che il nove volte all-NBA era in buone condizioni fisiche, ed assomigliava sempre di più al se stesso pre-infortunio. Questa che segue è stata la dichiarazione di Marks:”Non abbiamo mai parlato di tempistiche con Kevin. Lui conosce perfettamente il suo corpo, meglio di chiunque altro. La nostra équipe di medici ha svolto un ottimo lavoro, rimettendolo in buona condizione prima del previsto. Quando investi così tanto per un giocatore come lui, non puoi forzarlo, soprattutto dopo un infortunio di tale gravità. Quando sarà il momento giusto, tornerà in campo e darà il massimo per la sua squadra. Posso dirti solo una cosa: già prima della pandemia, assomigliava molto al Kevin a cui siamo stati abituati negli ultimi anni”.
Durant: “L’organizzazione Nets non mette pressione, attendo il momento giusto”
Recentemente, il microfono è passato nelle mani del diretto interessato, il quale non ha ovviamente fornito una risposta in grado di farci vedere chiaro all’interno di questa vicenda. “Tutti sono ansiosi di vedermi in campo, ed io lo capisco, ora comprendo il sistema“, ha evidenziato Durant. “Tuttavia, ritornerò solo quando sarà il momento giusto. L’organizzazione non mi sta mettendo pressione, è solo curiosa di vedere come funzionerò al fianco di Kyrie Irving. Personalmente, credo che andrà tutto per il meglio. Sappiamo fare le stesse cose ad un alto livello sul parquet, perciò credo che sarà una questione di poco tempo per adattarsi l’uno all’altro“.
Infine, anche Ian Begley, reporter in azione nella zona della Grande Mela, ha condiviso le sue opinioni a riguardo:”Sinceramente, credo che Kevin Durant sia migliorato sotto molti aspetti del suo gioco. Ha avuto la possibilità di osservare i suoi compagni da lontano per ben un anno intero. Ha preso parte a svariate sessioni di film, all’interno delle quali ha potuto osservare come si muoveva in campo prima dell’infortunio. La sua robustezza mentale è migliorata, la sua intelligenza cestistica ha raggiunto livelli senza precedenti. Nei prossimi mesi, o nella prossima stagione, potremmo osservare una sua versione migliorata in modo generale“.
