Nelle ultime ore sono finalmente arrivate le dichiarazioni di Nikola Jokic su coach Michael Malone e in generale sulla situazione che si sta vivendo in casa Denver Nuggets. Il centro serbo ha passato praticamente la maggior parte della sua carriera con lo stesso coach e c’era parecchia attesa per le sue parole. Ai microfoni ha affermato: “L’ho saputo prima di tutti. Mi hanno detto che avevano fatto una scelta e non c’è stata un discussione. Mi hanno spiegato il perché, li ho ascoltati e l’ho accettata.”
Appena dopo la notizia, che ha scosso l’ambiente, Denver è riuscita a portare a casa un’ottima vittoria contro i Kings. A guidare Jokic e compagni ora c’è David Adelman, ormai ex assistente di Malone. Con lui la squadra non sembrava scossa. In panchina c’era un buon atteggiamento con il coaching staff che cercava di dare più flessibilità a livello comunicativo rispetto al passato. In più di un’occasione Jokic ha preso la lavagnetta in mano e ha provato uno schema.
Jokic ha concluso dicendo: “Ci hanno detto che eravamo vulnerabili, ma la bestia è sempre più forte o più pericolosa quando si trova in queste situazioni. Forse hanno semplicemente svegliato la bestia. Quando qualcuno vuole cambiare qualcosa o dare una scossa probabilmente era questa la cosa da fare. Nel mio paese quando qualcuno viene licenziato probabilmente tu sei il prossimo. È finalmente cambiato qualcosa e hanno ricevuto la reazione che si aspettavano”. Su Malone invece ha infine concluso: “È stata una relazione di 10 anni, è stata una giornata difficile per tutti specialmente per lui e la sua famiglia”
Per quanto riguarda la società, anche li sono arrivati grandi cambiamenti. Dopo il licenziamento del general manager Calvin Booth, Josh Kroenke è diventato presidente ad interim della franchigia. A lui si affiancheranno Ben Tenzer, nel ruolo di vice presidente e da Tommy Balcetis nel ruolo di assistant general manager. La struttura della dirigenza rimarrà questa almeno fino alla fine della stagione. Essendo agli sgoccioli della regular season, e con 15 giocatori a roster senza nessun contratto two-way, le decisioni che dovranno essere prese saranno marginali per il momento. L’unica vera importante decisione sarà quella di scegliere il Gm e il coach del futuro.
