La partita da appena 2 punti contro i Brooklyn Nets ha mostrato come Paul George, un po’ come l’imperatore di Andersen, è sia nudo, oltre che infortunato.
1 su 7 dal campo per PG e una sconfitta per 100-96 contro i Nets, in una partita che i Philadelphia 76ers hanno giocato senza Tyrese Maxey e Joel Embiid. Troppo evidente per non notarlo o per nasconderlo, tutto l’imbarazzo di aver elargito un contratto quinquennale da oltre 212 milioni di dollari a un giocatore che di colpo pare invecchiato di un secolo, è venuto fuori.
Paul George sta viaggiando ai minimi in carriera dalla sua seconda stagione NBA in punti, percentuali al tiro e tiri tentati. Ha giocato 35 partite cercando di barcamenarsi tra due infortuni allo stesso ginocchio capitati in preseason e in avvio di stagione, e a un fastidioso infortunio al dito mignolo della mano sinistra che lo limita al tiro e in palleggio. Dopo la partita persa contro i Nets, l’ex star dei Clippers ha parlato del suo nuovo, ennesimo problema fisico.
“Non è facile, il dolore va e viene ma dà fastidio nelle piccole cose, come palleggiare e ricevere il pallone, e quando vado a sinistra. Stasera in un paio di occasioni l’ho picchiato dentro poi perché sostanzialmente non posso muoverlo. E’ frustrante ma la situazione è questa, ci devo giocare sopra e basta. Speriamo che col tempo possa indossare un tutore meno grande e meno fastidioso ma non avverrà presto“.
Per Paul George si tratta di una lesione tendinea alla mano sinistra, un infortunio non di poco conto e che i Sixers dovranno gestire, assieme al ginocchio sinistro precario di Joel Embiid che lo limita e gli impedisce di giocare i back to back. I Philadelphia 76ers (20-34) sono al momento undicesimi a Est e solo il livello modesto di alcune squadre davanti a loro, come Chicago Bulls, Miami Heat e Atlanta Hawks, tiene vive le speranze di play-in e di qualificarsi ai playoffs.
