Gli Oklahoma City Thunder perdono con 73 punti di scarto, 152-79 contro i Memphis Grizzlies e siglano il record NBA per la sconfitta col peggior scarto mai subita.
Un vantaggio che a un certo punto nel quarto periodo raggiunge anche i 78 punti, sul 145-67 dopo una schiacciata di John Konchar dei Grizzlies. Al FedEx Forum, Memphis ha segnato 72 punti nel primo tempo e 78 nel secondo, con 41 punti nel secondo e terzo quarto rispettivamente e tirando con il 62.5% dal campo e il 52.8% da tre punti, con 19 triple segnate.
Il precedente record NBA era stato realizzato nel 1991, un Cavaliers-Heat finito 148-80 per Cleveland, i 78 punti di scarto raggiunti dai Grizzlies sono invece il massimo mai realizzato dalla stagione 1996\97. Contro OKC, i Grizzlies hanno siglato ben 7 nuovi record diversi di franchigia.
Jaren Jackson Jr ha segnato 27 punti sbagliando due soli tiri, dalla panchina tanto spazio e punti per De’Anthony Melton, Xavier Tillman, Santi Aldama (18 punti per il rookie) e persino per l’ex Twolves Jarrett Culver che ha chiuso con 11 punti in 14 minuti. Memphis era inoltre priva di Ja Morant infortunato. La panchina di Memphis ha segnato la bellezza di 93 punti, contro i 14 di quella dei Thunder.
Per i Thunder erano assenti invece Shai Gilgeous-Alexander e il rookie Josh Giddey.
“Non è quello che siamo”, dice coach Mark Daigneault dopo la rovinosa sconfitta dei suoi “E lo abbiamo dimostrato in questa stagione, oggi non dimostra nulla. E’ stata una combinazione di fattori, loro hanno giocato con buona velocità e intensità e hanno segnato tanti tiri. Noi non abbiamo saputo restare in partita, ci è sfuggita di mano“.
Per i Thunder (6-16) è l’ottava sconfitta di fila, i Grizzlies (12-10) restano ampiamente in corsa per un posto ai play-in della Western Conference anche con l’assenza per infortunio della star Morant, che dovrebbe restare fuori almeno due settimane. “Fare la storia è una bella sensazione, soprattutto in casa davanti ai tuoi tifosi. E lo abbiamo fatto di squadra, tutti hanno messo il loro mattoncino, giocato duro. Quando abbiamo saputo dell’infortunio di Morant, sapevamo già cosa avremmo dovuto fare“, così Melton.
