Coach Becky Hammon aveva lanciato l’allarme già dopo la partita contro le Washington Mystics: le sue Las Vegas Aces sono stanche, e prima dell’inizio dei playoffs ogni momento per rifiatare sarà prezioso.
Il calendario delle campionesse WNBA 2022 proponeva però a New York la quarta sfida in un mese alle Liberty, al Barclays Center di Brooklyn, e la differenza che esiste oggi (e sottilineiamo, oggi) tra le due squadre è stata ancora una volta evidente. Le New York Liberty hanno vinto per 94-85, con 25 punti di Sabrina Ionescu e le doppie doppie da 17 punti e 10 assist di Courtney Vandersloot e da 20 punti con 12 rimbalzi e 7 assist di Breanna Stewart, Betnijah Laney ha chiuso con altri 17 punti e la squadra di coach Sandy Brondello, al completo, ha preso possesso della partita nel secondo quarto, per poi controllare.
Dall’altra parte, le rotazioni ridotte all’osso hanno forzato coach Hammon a chiedere ancora 37 minuti a Chelsea Gray, 36 a Jackie Young e 35 a A’ja Wilson. Senza Riquna Williams dall’inizio della stagione, e senza Candace Parker ormai da luglio, per le Aces la sola Alysha Clark è in grado di uscire dalla panchina e dare una mano, ma è troppo poco. Le Liberty, dal canto loro, hanno recuperato Stefanie Dolson e Marine Johannes, in dubbio prima della partita, e hanno controllato la gara nonostane i problemi di falli e i soli 18 minuti di Jonquel Jones.
Da un mese abbondante a questa parte, insomma, sono state le New York Liberty e non le Las Vegas Aces la miglior squadra della WNBA. “A inizio stagione, semplicemente non avevamo questa chimica di squadra, ci sarebbe voluto del tempo. E per diventare grandi non bisogna affrettare le cose, noi dobbiamo solo continuare a costruire, a fidarci l’un l’altra ed è per questo che oggi abbiamo così tanta fiducia e determinazione“, così Stewart dopo la partita.
Come già accaduto nelle altre partite vinte da New York nella serie stagionale, le Liberty hanno controllato a rimbalzo (43-31) rendendo evidente l’assenza di Candace Parker. Anche a costo di qualche palla persa di troppo, New York ha costruito più tiri e possessi, segnato in transizione dove la poca brillantezza fisica delle Aces si è vista, con rienti difensivi tardivi e poca attenzione. “Per noi è stata una specie di mini-serie contro di loro, ed è bello vedere come siamo state in grado di fare aggiustamenti a ogni partita“, così Sabrina Ionescu.
Fatica o no, e le sue Aces erano all’undicesima partita in tre settimane, coach Hammon stavolta è stata meno tenera nel post partita rispetto a due giorni fa a Washington. “40 minuti, contro di loro occorre giocare tutti i 40 minuti, sono troppo forti. La nostra difesa contro Ionescu è stata inaccettabile, senza scuse. Quasi come se non ci importasse. Ora la cosa più importante è tornare a casa e recuperare, è stata la partita numero 11 in 23 giorni, con due viaggi a Est, compresa la visita alla casa Bianca. E’ un be po’“.
Per tutta la stagione il primo posto delle Las Vegas Aces (30-6) in classifica non era stato in duscussione. Dopo la partita di lunedì però, le Liberty (28-7) si sono avvicinate a solo una gara e mezza di distacco, e con il tie breaker a favore quando mancano rispettivamente 4 e 5 partite alla fine della regular season. Aces e Liberty si incroceranno eventualmente di nuovo solo alle WNBA Finals, ma chi arriverà prima in classifica avrà il vantaggio del fattore campo nella serie.