Parte malissimo l’Eurolega dell’Olimpia Milano, a Montecarlo il Monaco è libero di dominare dal primo minuto e di scappare già nel primo tempo. Il primo turno dell’Eurolega 24/25 si chiude per 93-80 a favore dei monegaschi. Delusione incredibile sponda Olimpia l’atteggiamento della squadra, parsa priva di fuoco competitivo e piena di confusione su entrambe le metà campo.
AS Monaco-Olimpia Milano: l’analisi del match
Esordio horror dell’Olimpia. La squadra di coach Messina infatti è come se non si fosse presentata a Montecarlo nel primo tempo: Mike James e compagnia sono stati liberi di giocare come meglio credevano, al ritmo che volevano e soprattutto senza alcuna opposizione dei milanesi. Difesa poco aggressiva e piena zeppa di errori, attacco lento, a tratti scolastico, ma soprattutto pochissimo (per non dire nullo) furore agonistico. Diciamo che ci si aspettava tutt’altro dai biancorossi di Milano dopo la sconfitta di Trieste.
Alla Salle Gaston Medecin il Monaco parte meglio, tocca facilmente la doppia cifra di vantaggio e da quel momento non si volta più indietro. A poco serve la sfuriata impressionante di Armoni Brooks, autore di 14 punti consecutivi nel mezzo del quarto periodo che avevano riportato Milano vicina alla singola cifra di svantaggio. L’Olimpia non è sembrata mai realmente in grado di rimontare anche e soprattutto per colpa della totale assenza di durezza in difesa. Più volte infatti, durante la serie infernale di Brooks, i ragazzi di coach Messina avrebbero necessitato di non subire punti per alimentare le chance di rimonta ma ogni volta i padroni del casa hanno trovato la via del canestro grazie ad errori banali della difesa milanese.
Da segnalare per il Monaco la grande prestazione di Diallo, 20 punti e praticamente nessuna scelta sbagliata per lui, per Milano si salvano solo i 16 punti di Brooks e l’atteggiamento di LeDay.
Olimpia, esordio horror e atteggiamento privo di competitività
Dopo le due ultime stagioni europee ci si aspettava un approccio totalmente diverso da Milano, che invece per tutto il primo tempo ha fatto rivivere ai suoi tifosi l’incubo degli ultimi due anni. Pare grave in particolar modo, secondo chi vi scrive, l’atteggiamento di Nikola Mirotic, giocatore che con le partenze di Melli e Hines dovrebbe diventare leader non solo tecnico ma anche morale della squadra.
Invece Mirotic è autore di una prestazione pessima sotto il punto di vista dell’intensità e della competitività. I colpi di classe non sono mancati, ma Milano ha bisogno di un apporto incredibilmente maggiore da lui, anche in difesa dove puntualmente è stato autore di disattenzioni rivedibili. Discorso simile si potrebbe fare per Shields, autore a sua volta di un paio di difese parecchio discutibili. Decisamente fuori forma Causeur, un altro che potrebbe migliorare l’approccio della squadra, mentre si salva il tentativo di riportare un po’ di durezza di Zach LeDay.
Il tempo per migliorare e lavorare c’è, ma prima di tutto Milano deve iniziare ad entrare in campo per vincere, perché se il gruppo non compete tutti i ragionamenti tecnici e tattici del caso valgono meno di zero.
Il tabellino statistico della partita
Parziali quarto per quarto: 22-10; 25-16; 19-23; 27-31
Parziali progressivi: 22-10; 47-26; 66-49; 93-80
AS Monaco: Okobo 14, Blossomgame 7, Papagiannis 7, Korkmaz 10, Diallo 20, Cornelie, Jaiteh 10, Motiejunas 2, Tarpey, Brown 4, Strazel 10, James 9 Coach: S. Obradovic
Olimpia Milano: Dimitrijevic 11, Causeur 2, Tonut, Bolmaro 9, Brooks 16, LeDay 11, Ricci 3, Shields 10, Nebo 7, Mirotic 9, McCormack 2 Coach: Messina