Il Panathinaikos si accinge ad affrontare la stagione 2019/20 con due obiettivi: confermare il proprio dominio in terra greca per la trentottesima volta (troveranno ancora meno opposizione dato che gli arcirivali dell’Olympiakos sono stati retrocessi) e raggiungere i playoff di Eurolega, possibilmente in maniera più agevole rispetto allo scorso anno. Per far ciò, è stato costruito un roster completo e profondo.
Panathinaikos preview 2019\20: il nucleo dei greci ed il duo Johnson-Fredette
Ci sono state varie conferme e sono stati ingaggiati ottimi giocatori per ovviare ad alcune partenze. Senza dubbio l’addio più sofferto è stato quello di James Gist che lascia la squadra dopo 7 stagioni, direzione Stella Rossa Belgrado. Altre partenze pesanti sono state quelle di Thanasis Antetokounmpo e Keith Langford, che assicuravano alla squadra fisicità ed esperienza. Il gruppo di giocatori greci è stato confermato in blocco: spiccano i nomi del veterano Nick Calathes e del promettente Giorgios Papagiannis, classe 1997. A questi si unisce la guardia Giannis Athinaiou, che però resterà ai box per un lungo periodo, causa la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro in un’amichevole pre-Mondiale.
Il parco stranieri risulta fortemente rinnovato: l’unico superstite dello scorso anno è Deshaun Thomas; accanto a lui sotto canestro ci saranno Benjamin Bentil e Jacob Wiley, due giocatori giovani e con poca esperienza a livello europeo ma molto atletici. Ma la vera novità e probabilmente il punto forte della squadra è da individuarsi nel reparto degli esterni: dal Bamberg è arrivato Tyrese Rice, una point guard che assicura esperienza e tanti punti; poi c’è la shooting guard Jimmer Fredette, uno dei colpi del mercato estivo, che ha preferito ai soldi cinesi la competitività europea (sarà comunque uno dei giocatori più pagati della competizione). Infine, direttamente dalla NBA, l’ala piccola Wesley Johnson, alla sua prima esperienza europea.
Poi c’è la rivoluzione in panchina. Tutti si aspettavano che Rick Pitino si fermasse ad Atene dopo la straordinaria cavalcata nel finale dello scorso anno. Invece, l’allenatore che dal 2013 fa parte della Hall of Fame ha preferito tornare in America, con la speranza di tornare ad allenare nella NBA. Al suo posto è subentrato Argyris Pedoulakis, già sulla panchina del Pana dal 2012 al 2014 e di nuovo nel 2016, e che lo scorso anno ha condotto il Peristeri al secondo posto in regular season e al quarto posto ai playoff del campionato greco.
Euroleague start in 4 days so excited year 7 ..Love Is Love #MasterYourEngery ?#GameON pic.twitter.com/1TqEVFoJzK
— DeShaun Thomas (@DT1UpNComin) September 29, 2019
La squadra durante la pre-season ha dimostrato di poter fare bene: il Panathinaikos ha conquistato l’“Orange Trophy” sconfiggendo la squadra di casa, il Promitheas di Patrasso, e i russi dell’Unics Kazan. Al secondo trofeo dedicato a Pavlos Giannakopoulos, lo storico presidente della squadra ateniese, il Panathinaikos è stato sconfitto in semifinale dal Maccabi Tel Aviv ma si è riscattato conquistando il terzo posto dopo aver superato un Fenerbahçe un po’ sottotono. Lo scorso sabato la squadra ha affrontato nella prima giornata di campionato l’AEK Atene, guidato dall’ex Keith Langford; i Greens hanno dominato per tutta la partita, vincendo con ben 21 punti di scarto.