4. Sapete alcuni soprannomi dati in NBA a Marco Belinelli?
Nei primi anni in Nba, a San Francisco, gli sono stati dati due soprannomi. Il primo è stato dato dai tifosi dei Golden State Warriors durante una partita, facendo partire il coro “Rocky, Rocky” per la sua somiglianza con il divo del cinema Sylvester Stallone mentre il secondo, “Cookie Monster“, dai suoi compagni di squadra per via del suo amore per i biscotti americani (questo amore gli ha fatto guadagnare circa 4kg).
Nel primo anno a New Orleans si creò un vero rapporto d’amicizia con Chris Paul tanto da creare un soprannome simpatico per chiamarsi. Tutto nacque quando Belinelli, visto l’aspetto fisico di CP3, lo chiamò “Ciccione” (dicendolo in lingua italiana). Questa parola fece molto ridere il giocatore statunitense che la riutilizzò per chiamare Marco nel medesimo modo. In un’intervista per il Corriere della Sera, il giocatore virtussino afferma: «È il modo in cui noi due ci chiamiamo scherzosamente, “ciccione”. Siamo due amanti della buona cucina».
Parole italiane pronunciate da persone straniere per esaltare le giocate di Belinelli li troveremo anche negli anni successi, come ad esempio ai San Antonio Spurs, dove il telecronista locale dopo ogni giocata spettacolare gridava “MAMMA MIA!”
oppure durante gli Europei 2015 contro la Spagna un telecronista inglese, dopo l’ennesima tripla messa al bersaglio (7/9), ha urlato “Bravo Belinelli, Bravissimo Belinelli”.
5. Marco Belinelli e gli spot pubblicitari
Storici e anche simpatici, sono stati gli spot di Nike e Sky Sport. Il primo è stato prodotto per celebrare l’arrivo in NBA di Marco con la collaborazione di Andrea Bargnani, scelto un anno prima come prima scelta assoluta al draft del 2006.
Il secondo spot, girato qualche anno dopo dentro la redazione Sky, vede come protagonisti il Mago e il Beli con la maglia dei Toronto Raptors in compagnia del nuovo giocatore NBA dei New York Knicks Danilo Gallinari, scelto al draft del 2008.
Un altro dei molti spot, girati da Belinelli, è quello per la Sprite nel 2016, dove nel finale svela il vero motivo del perché si allena duramente tutti giorni…ovviamente per smaltire i tortellini della mamma!
Infine, abbiamo un video di Marco Belinelli contro il robot Comau Racer che si sfidano a colpi di tiri da tre punti.