Ultimi ritocchi prima della grande partenza in campionato prevista tra circa dieci giorni: la Dinamo Sassari colma l’assenza dell’infortunato Eimantas Bendzius e piazza il colpo Alfonzo McKinnie. L’ala di 203 centimetri per 101 chilogrammi arriva da una stagione in G-League ai Mexico City Capitanes, dove ha messo a referto 14.8 punti e 5.4 rimbalzi tirando con il 43.5 % dal campo. Il nativo di Chicago vanta un discreto passato in NBA, oltre a una storia particolare fatta di rivincite e forza di volontà. Sassari dovrebbe riuscire a tesserare prontamente McKinnie in vista del debutto ufficiale a Napoli in programma il prossimo 1° ottobre. Nel frattempo anche in casa GeVi arrivano nuove ufficialità, dopo la fresca firma del giovane lungo Dut Biar Mabor.
Dinamo Sassari, la carriera di Alfonzo McKinnie
La società del patron Stefano Sardara ha rilasciato un comunicato ufficiale per presentare il nuovo lungo americano.
Il mercato offriva pochissimo, tantissimi giocatori in orbita training camp NBA o mercato asiatico, cifre improponibili o profili poco adatti. Nell’emergenza dell’infortunio di Bendzius, la Dinamo tira fuori il colpo dal cilindro e firma ufficialmente con un contratto garantito fino al termine della stagione Alfonzo McKinnie, swingman classe 1992, 203 cm per 101 kg, grande atleta che ha vissuto le ultime stagioni tra NBA e G-League. Il massimo possibile al 21 settembre, il massimo considerate le caratteristiche di questo giocatore.
Questa, invece, la carriera del classe 1992.
Quella di McKinnie è una storia pazzesca, uscito dall’università di Green Bay nel Wisconsin, terra dei Diener, aveva pochissimo mercato, due infortuni al menisco, cifre così così, niente scelta al draft 2015 e una carriera in salita. Fu costretto ad iniziare la sua scalata dalla serie A2 lussemburghese per cercare di provare ad avere un futuro da pro. Il primo step è stato quello di firmare in Messico ad Hermosillo grazie ad un vecchio amico e di riuscire a portare la squadra a vincere la regular season e di arrivare in finale playoff.
Il debutto in NBA a Toronto e la chiamata di Golden State
Nel settembre 2016 pagò 150 dollari per fare un provino con la squadra di sviluppo dei Chicago Bulls, l’attuale G-League. È riuscito a conquistare un posto nella NBA prima con i Bulls poi con Toronto facendo la spola, prima del grande colpo del 2018, il punto più alto in carriera.
La chiamata di Golden State, una preseason pazzesca, un posto in quintetto, le parole di Curry e la grande fiducia in lui da parte di Steve Kerr fino a giocare 72 partite con i Warriors sconfitti in finale playoff 4-2 dai Raptors. Poi Cleveland, Lakers, Bulls con parentesi nel campionato messicano.
McKinnie può ricoprire più ruoli sul parquet, dal 2 in caso di quintetti fisici, fino al 4 con taglia prevalentemente piccola. Un buon colpo in entrata viste le temporanee assenze di Vasilīs Charalampopoulos e Breein Tyree.