Home Lega Basket A Gregor Fucka, il gigante sloveno che giurò amore eterno all’Italia

Gregor Fucka, il gigante sloveno che giurò amore eterno all’Italia

di Lorenzo Prodon

La questione sui giocatori naturalizzati, col passare degli anni, ha sempre di più diviso l’opinione pubblica fino a renderla un vero e proprio oggetto di esame dei vari addetti ai lavori. Sono oramai all’ordine del giorno notizie di naturalizzazioni tanto clamorose quanto inaspettate, tra cui l’ultima che ha riguardato Anton Gavel nelle scorse settimane il quale, nonostante avesse già giocato con la nazionale slovacca in passato, è stato autorizzato dalla FIBA a poter vestire la maglia della Germania negli imminenti campionati europei.

A questo punto, però, facciamo un passo indietro addentrandoci nel Golfo di Trieste fino a raggiungere Kranj, cittadina slovena nota soprattutto per il suo centro storico a stampo medievale. E’ proprio qui che, il 7 agosto 1971, viene al mondo il futuro “airone” della palla a spicchi europea, alias Gregor Fucka.
Per una ragione o per un’altra, la sua infanzia è povera di lussi o grandi investimenti, tuttavia fin da ragazzino egli mostra grande dedizione al sacrificio e stazza fisica imponente, tant’è che già a 15 anni supera i 2 metri di altezza.

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Gregor Fucka, l’airone di Kranj.

Non solo basket in lui: Gregor è votato particolarmente anche ad un’osservazione dettagliata del mondo naturale, sua grande passione. Una volta raggiunta la maggiore età e conclusi gli studi mette da parte tutto e inizia così la sua carriera da cestista professionista, presso l’Olimpia Lubiana. Già nel 1990, due anni dopo, si trasferisce in Italia indossando la maglia della Stefanel Trieste. Qui matura come uomo e giocatore, conoscendo tra gli altri Dejan Bodiroga, anch’egli appena trasferitosi in terra friulana. Proprio durante gli anni a Trieste Fucka decide di giocare per la nazionale italiana e prende parte ai Mondiali U19 del 1991, conquistando la medaglia d’argento.

In seguito passa a Milano. Nell’annata 1995-1996 vince Scudetto e Coppa Italia e parte sempre nello starting-five, guadagnandosi la chiamata della Fortitudo Bologna. In ben 5 anni in Emilia arriva il suo secondo scudetto (2000). Pochi giorni dopo la chiusura della serie finale riceve a Roma l’Oscar del Basket “Reverberi”.

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Fucka contro Carlton Myers, suo compagno di nazionale per tanti anni.

Nel 2002, dopo il fallimento della trattative con il team NBA degli Indiana Pacers, si trasferisce in Spagna al Barcellona, rinunciando nel contempo alla nazionale. In Spagna arriva la prima grande affermazione internazionale con la vittoria dell’Eurolega nel 2003, ai danni della Benetton Treviso; suo compagno di squadra e di successo è ancora una volta Dejan Bodiroga. In terra catalana fa suoi anche due campionati (2002-03 e 2003-04), una Supercoppa (2005) ed una Coppa del Re (2003).
Una volta scaduto il contratto quadriennale con i blaugrana, Gregor Fucka firma un accordo annuale con i baschi del Girona. Qui vince l’EuroCup, divenendo uno dei pochi a vantare nel proprio palmarès sia l’Eurolega che la seconda competizione europea per club.
A quel punto, un ritorno a casa (casa adottiva, in realtà…) è inevitabile. Tra Roma, Pistoia e un breve ritorno alla Fortitudo la carriera dell’airone vede la parola fine nel luglio 2011.

Lungo atipico quale è stato su qualunque parquet abbia messo mai piede, il nativo di Carnio ha avuto medie in Serie A di 28.8 minuti, 13.7 punti e 6.7 rimbalzi in 542 presenze totali. Come se 215 cm non servirebbero a fare il monaco, c’è da dire che per la sua altezza è dotato di mobilità e versatilità da cineteca, che lo rendono pericoloso da qualunque posizione. Inoltre è perfettamente ambidestro: ciò gli permetteva grande imprevedibilità su entrambi i lati del campo.

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Bogdan Tanjevic, grande estimatore di Fucka e per anni a capo della nazionale turca.

Sicuramente i più grandi progressi a livello personale gli ha riscontrati quando aveva al suo fianco un coach come Bogdan Tanjevic: in parole povere, nell’esperienza triestina e in nazionale dal 1997 al 2001. Mentre gli europei del ’97 furono la consacrazione del gruppo azzurro, con l’argento alle spalle della fortissima Jugoslavia, due anni dopo arrivò l’apice della carriera di Fucka. Di fatti, risale al 1999 il secondo e ultimo trionfo azzurro alla manifestazione continentale, dove Gregor fu anche eletto MVP grazie alle prestazioni dominanti nei quarti e in semifinale. In finale, invece, fu sconfitta la Spagna 105-96 con uno straripante Andrea Meneghin!

Da oggi è tempo di una nuova avventura. Poche ore ed EuroBasket 2015 vedrà le prime nazionali scendere in campo. A 32 anni da Nantes e 16 da Parigi, l’Italia ha fame di rivincita dopo anni difficili e vuoti di successi.
Che la sfida abbia inizio, tra pochissimo!

Per Serie A Beko Passion,
Lorenzo Prodon (@ProdonLorenzo on Twitter)

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2 commenti

Ermes 28 Luglio 2017 - 9:50

“Guadagnandosi la chiamata della Fortitudo Bologna” non si può proprio leggere…

Risposta
Roberto 19 Maggio 2017 - 22:49

Trieste terra friulana?
Non ci siamo proprio…

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