Gabby Williams aveva detto che considerava “fuori discussione” la possibilità di giocare nella WNBA per la stagione 2023.
La giocatrice è stata infatti impegnata all’estero, con il club francese ASVEL.
I playoffs del campionato francese si sarebbero conclusi solo dopo la data di inizio della regular season della WNBA, e l’ASVEL era la principale favorita per le finali.
Williams aveva poi in programma la partecipazione al torneo EuroBasket a giugno, con Les Bleues. Tuttavia, gli obblighi della nazionale sono un’eccezione riguardo le restrizioni della WNBA.
In base alle nuove regole della lega, presenti nel CBA 2020, la Williams (che in quell’anno era una restricted free agent) doveva completare qualsiasi attività offseason prima del giorno di inizio del campionato WNBA, altrimenti sarebbe stata considerata come “non eleggibile”.
La Williams, quindi, non sarebbe stata in grado di giocare nella WNBA quest’anno, se non fosse stato per una commozione cerebrale subita durante le semifinali del campionato francese, che l’ha spinta a sospendere il suo contratto con l’ASVEL prima del 19 maggio (data di inizio del campionato statunitense).
Il recupero dal trauma cranico non è stato però un’impresa da poco.
Attribuendo il tutto alla sua testardaggine, inizialmente la Williams ha cercato di giocare nonostante i suoi problemi fisici, il che non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Così, la giocatrice si è rivolta ad uno specialista, trascorrendo quel periodo di convalescenza a Lione e, una volta che ha iniziato a sentirsi meglio, è stata in grado di trasferirsi a New York, dove ha ripreso a giocare a basket. È stato allora che ha iniziato a pensare al suo ritorno nella WNBA.
“Quando ho iniziato a sentirmi meglio, la competitività ha iniziato a farsi sentire” dichiara la diretta interessata. “All’inizio pensavo di non voler neanche più pensare al basket per un po’. Una volta che ho iniziato a tornare in forma e a sentirmi bene, ho pensato: ‘Va bene, mi mancano le ragazze. Mi manca la mia squadra, mi manca Seattle’. Questa è stata la giusta motivazione per tornare”.
La commozione cerebrale, il recupero e l’assenza dal basket sono stati difficili per la Williams, ma il lato positivo è che tutto ciò le ha dato l’opportunità di giocare nella WNBA quest’estate. D’altronde, tutto accade per una ragione.
“Mi sento così felice di essere tornata in campo” confessa. “Ovviamente ero molto, molto delusa per aver mancato la finale del campionato francese, ma vedere che le ragazze sono state in grado di arrivarci e di vincerla è un sollievo. Sono felice di aver vinto. Mentalmente è stato molto, molto, molto difficile sapere che avrei saltato gli Europei, ma non potrei essere più felice”.
La Williams ha poi concluso dicendo che, sebbene sia riuscita a rientrare nella WNBA a metà stagione, nonostante le restrizioni, non ha fiducia riguardo il fatto di poter giocare sia nella WNBA che all’estero per le stagioni future.
“Penso che la questione della prioritization sia ridicola. Mi dispiace, ma lo dico apertamente. Io sono qui solo perché ho avuto una commozione cerebrale” sostiene la giocatrice, in quella che è stata la sua prima intervista dopo il ritorno nelle Seattle Storm. “Qualcosa deve cambiare. La Francia deve avere stagioni più brevi, oppure la WNBA deve permettere alle giocatrici di guadagnare e fare entrambe le cose. E no, questo non mi dà alcuna speranza di poter fare entrambe le cose in futuro”.