Chicago Bulls B version
Siamo all’ultimo step prima che il campionato abbia inizio: le amichevoli prestagionali, con roster al completo (chi più chi meno).
Finalmente possiamo vedere materialmente quelli che sono stati i movimenti dell’estate a partire da Kevin Durant (da uomo franchigia ai Thunder a braccio destro dei Splash brothers, con haters al seguito) per finire a Dwyane Wade.
Insieme a Flash, altro arrivo interessante è quello di Rajon Rondo che insieme a Jimmy Butler va formare un trio di tutto rispetto. Poi, però, è notorio, che la chimica di squadra è quanto di più importante ci possa essere al di fuori del talento individuale, e, per ora, sembra un aspetto da migliorare. Del resto ciò è normale, siamo nella fase di affinamento, di sperimentazione e di fissaggio dei concetti del coach, in questo caso Fred Hoiberg. Lo stesso allenatore ha spiegato ai giornalisti su cosa si è lavorato maggiormente nel trainig camp: “Abbiamo lavorato su tre cose oggi (all’indomani della sconfitta contro i Milwaukee Bucks). L’enfasi maggiore è stata data alla comunicazione in campo. Abbiamo fatto parecchi esercizi di transizione, provando ad avere i giusti abbinamenti, cercando di migliorare quell’aspetto. Un motivo che ci ha portato a quello scarto (sempre in relazione alla partita vs Bucks) è, ovviamente, il turnover, e abbiamo lavorato anche a quell’aspetto. Abbiamo bisogno di tenere l’area pulita e in fretta. Fin dal primo giorno è stato un problema.”
Nuovi arrivi
Come detto in precedenza, Rondo è stato, dopo Wade, il “pezzo” pregiato della campagna acquisti, anche se non ha di certo brillato nella sua prima partita da Bull: 5 dei 22 turnovers a suo carico. “Bisogna fare giocate semplici,” dice Rondo. “La perderai la palla. Questo è un gioco fatto di errori. Tutto sta a limitare questi errori per quanto possibile, cominciando da me, essendo il playmaker.”
Tra i nuovi arrivi anche un centro con chili, esperienza e quindi ottimo tassello soprattutto in difesa: Robin Lopez, fratello di Brook Lopez. Il centro californiano forma un discreto duo con Taj Gibson, i quali hanno giocato bene sin dalla prima uscita pre-stagionale, ma si hanno dubbi riguardo la permanenza in quintetto di entrambi. Coach Hoiberg, a riguardo dei due, dice: “Giocheranno molto assieme quest’anno. Quest’anno Taj è stato davvero bravo durante il training camp e ha a questo è seguita un buona prestazione ieri sera (vs Bucks). Penso che Robin sia stato molto solido. Ha mostrato anche la sua abilità di uscire fuori dall’area e prendersi dei tiri fronte a canestro. Sono due dei nostri migliori difensori, quindi, ovviamente, avremo molto bisogno di loro, insieme sul campo da gioco.”
Un Flash a Chicago
Vedere Wade con un’altra canotta NBA non lascia del tutto indifferenti, e come potrebbe dopo 13 stagioni a Miami? Ma ora il suo presente è nella sua città natale e portare un titolo a Chicago sarebbe sensazionale, quasi quanto vincere la Premier League con il Leicester. Ma non corriamo, intanto Wade ha giocato la sua prima partita chicagoana. “E’ andata bene,” dice Wade. “Quando sei in partita non badi alla maglietta che indossi. Come ho detto, ho chiuso quel capitolo (Heat), ho aperto un nuovo capitolo e sono andato avanti.”
The Kid is back in town!