Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti I Cavs annullano gli Hawks: finisce 97-109 alla Q-Arena

I Cavs annullano gli Hawks: finisce 97-109 alla Q-Arena

di Mario Tomaino

È stato un dominio assoluto sotto ogni aspetto del gioco da parte dei Cavs quello al quale gli spettatore della Q-Arena hanno assistito questa notte. Dopo un primo parziale di gioco equilibrato che ha permesso un mini-vantaggio di 17-16 in favore degli Hawks, i Cavs hanno ingranato la marcia giocando un’ottima pallacanestro che ha costretto gli avversari a tanti errori su entrambi i lati del campo.

 

BALL MOVEMENT – Nell’NBA del 2015 è essenziale. Se non muovi la palla con i tempi giusti, difficilmente vinci le partite. I Cavs questo lo sanno e nella notte hanno dato prova di un ottimo attacco corale. Pochi isolamenti e tanti passaggi volti a muovere la più che buona difesa degli Hawks: è stato sicuramente questo il messaggio lanciato (e recepito) da coach Blatt. Sin dalle prime battute di gioco, Cleveland ha trovato il canestro grazie al buon movimento di palla e alle ottime spaziature che hanno permesso ai Cavs di essere pericolosi dall’arco come nel pitturato. I 27 assists forniti nella notte, si aggiungono all’ottima media stagionale di 24.4 (Quinti nella lega) che contribuisce al 63% dei canestri segnati.

DEFENSE – Se l’attacco è stato tanto spettacolare quanto efficace, la difesa non è stata da meno. La presenza in quintetto di Dellavedova e Thompson ha sicuramente agevolato un automatico miglioramento dei meccanismi difensivi, che hanno funzionato sia sugli uomini del backcourt che del frontcourt avversario. Attaccare il canestro in modo efficace, è stata un’impresa per gli uomini di coach Budenholzer ieri notte (8 stoppate nella notte per Cleveland), grazie all’ottimo contributo in particolare di Thompson e di Love che hanno limitato alla perfezione l’offensiva dei lunghi avversari e difeso egregiamente sui tentativi di P&R centrali, grande tallone d’Achille della difesa dei Cavs.

PANCHINA CALDA – E la panchina continua ad essere sicuramente uno degli elementi fondamentali nelle vittorie dei Cavs: Richard Jefferson sta svolgendo al meglio il compito per cui è stato ingaggiato; non solo permette a James di rifiatare, ma si dimostra sempre un’ottima soluzione offensiva. Gli 8 punti siglati nella notte sono arrivati nei primi 10 minuti in cui è sceso in campo, contribuendo in maniera importante alla prima fuga di Cleveland. Altra prova di personalità anche per Jared Cunningham: la guardia 24enne sta sfruttando al meglio i minuti che David Blatt gli sta concedendo, sbattendosi in difesa e trovando il canestro con buona frequenza. E che dire di James Jones che, entrato nel quarto periodo di gioco, è riuscito a respingere il tentativo di rientrare in partita di Atlanta con due bombe dall’arco? Complessivamente, il tabellino a fine gara recita 29 punti prodotti dalla panchina: un bottino che, se mantenuto anche in futuro, consentirà ai Cavs di arrivare molto lontano.

HAWKS, C’È TANTO DA RIVEDERE – Serata infelice per Atlanta. Dopo una partenza incoraggiante che faceva presumere un match equilibrato, il gioco degli Hawks si è spento al primo parziale di 9-0 dei Cavs e gli uomini di Budenholzer non hanno saputo riorganizzarsi al meglio una volta che i padroni di casa hanno trovato il giusto assetto offensivo e difensivo. A proposito di Budenholzer, serata da dimenticare anche per lui: tecnico a 6:27 dalla fine del secondo-quarto per contatto con l’arbitro e partita seguita dagli spogliatoi. Tornando al parquet, gli Hawks non hanno dato prova della loro famosa organizzazione di gioco: la difesa troppo statica e accentrata degli Hawks, ha permesso a Cleveland di trovare sempre l’uomo libero sul lato debole, concedendo facili conclusioni o l’extra-pass che consentisse la migliore soluzione per arrivare a canestro. A rimbalzo poi, gli Hawks hanno denotato le solite lacune (seconda peggior team al momento), come constatano i tanti rimbalzi offensivi (6) raccolti da Tristan Thompson. Neanche l’attacco può sorridere perchè Atlanta ha perso subito la bussola, cercando conclusioni affrettate da parte dei singoli che hanno comportato tanti canestri sbagliati, con il tabellino che recita 37% dal campo: una novità per il secondo miglior attacco in termini di assist della lega. Insomma, c’è tanto su cui lavorare per Atlanta.

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