Dietro la fallimentare stagione degli Washington Wizards, conclusasi con l’undicesimo posto nella Eastern Conference, si nasonde quella fantastica di Bradley Beal.
Complice la lunga assenza dell’infortunato John Wall, il n°3 si è dimostrato il leader indiscusso della franchigia della capitale statunitense, riuscendo a realizzare 25.6 punti, 5.5 assist e 5 rimbalzi di media, disputando tutte le 82 partite della regular season.
Le grandi prestazioni di Beal rischiano tuttavia di compromettere i piani futuri della dirigenza Wizards. La terza scelta assoluta del draft 2012 è infatti tra i principali candidati per i tre quintetti All-NBA, che verranno annunciati con ogni probabilità a fine maggio.
Bradley Beal-All NBA, le conseguenze economiche
Nell’eventualità in cui la shooting guard venga selezionata per far parte di un quintetto All-NBA (presumibilmente il terzo), avrà diritto a un contratto supermax. Questo tipo di accordo, in caso di intesa fra le parti coinvolte, entrerebbe in vigore a partire dal 2021-2022, e permetterebbe al giocatore di incassare 194 milioni di dollari in quattro anni.
Tale cifra rappresenterebbe addirittura il 35% del salary cap degli Wizards. Una situazione analoga a quella di John Wall, che a partire dalla prossima stagione guadagnerà 170 milioni distribuiti in 4 anni.
Se ciò si verificasse, Washington potrebbe vantare la presenza in squadra di due All-Star di livello. I loro contratti andrebbero però ad incidere su tre quarti dello spazio salariale disponibile, riducendo inevitabilmente il margine di manovra per andare alla ricerca di un cast di supporto adeguato.