Durante l’estate, gli Washington Wizards sono entrati a far parte della blockbuster trade che ha portato Chris Paul ai Golden State Warriors, acquisendo in cambio Jordan Poole. Il campione NBA 2022 non si è ancora ambientato nel modo giusto nella Capitale, aizzando i media e la dirigenza su possibili scenari dove il numero 3 si trova sempre più lontano da Washington.
Un’importante pedina di scambio: la situazione tra gli Wizards e Poole
Marc Stein, insider NBA e collaboratore presso NBC Sports Bay Area Warriors, suggerisce che gli Washington Wizards potrebbero non vedere Jordan Poole come un giocatore franchigia, nonostante il suo trasferimento dai Golden State Warriors a luglio in cambio del veterano Chris Paul. Stein sembra ritenere che Poole sia considerato più come un elemento chiave in un’eventuale scambio piuttosto che un giocatore centrale per la squadra.
Nonostante il ruolo significativo svolto da Jordan Poole nella corsa dei Golden State Warriors al campionato NBA del 2022, il suo contributo è spesso stato eclissato dalla presenza di giocatori di spicco come Steph Curry e Klay Thompson. Inoltre, la rissa pre-campionato del numero 3 con Draymond Green ha influito negativamente sull’armonia della squadra durante la scorsa stagione. Nonostante questo, nel suo trascorso in California Poole è migliorato a vista d’occhio. Sotto la guida di Steve Kerr, il nativo di Milwaukee è diventato un giocatore abile nel segnare, volendo portare a Washington la sua esperienza nei playoff. Nonostante la giovane età, Poole aveva in mente di essere il leader d’attacco della sua squadra.
La posizione degli Washington Wizards su Jordan Poole non è definita, specialmente considerando le sue prestazioni iniziali deludenti nei primi 13 incontri con la squadra. Attualmente, Poole registra una media di soli 16.6 punti a partita, con percentuali di tiro dal campo del 39.6% e dal tiro da tre punti del 28.4%, notevolmente al di sotto delle sue medie di carriera, che sono rispettivamente del 42% e del 33.6%. Inoltre, è andato in lunetta molto di meno rispetto alle sue medie in carriera: per un giocatore dal 92.5% ai liberi in carriera, la linea della carità è fondamentale. Insomma, se Poole vuole la sua squadra, quella potrebbe non essere quella della Capitale.
