Nella seconda partita del tabellone West si affrontano Arizona e Xavier. I Wildcats si sono affermate come una delle migliori squadre della nazione. Il loro record stagionale adesso recita 32 vittorie e 4 sconfitte. Possono contare su quello che è attualmente uno dei quintetti più forti del torneo. Lauri Markkanen ne è la punta di diamante. Xavier ha però dimostrato di poter fare fuori una buonissima squadra come Florida State. E il modo in cui l’hanno fatto… il punteggio finale di 91-66 la dice lunga. La striscia di sei sconfitte consecutive è un ricordo lontano, adesso i Musketeers sono di nuovo pronti a fare rumore.
Xavier alle Sweet 16 per la quarta volta dal 2010

Il grave infortunio subito da Edmond Sumner poteva significare la fine anticipata della stagione per Xavier, ma i Musketeers hanno saputo reagire
Il grave infortunio di Edmond Sumner al ginocchio, occorso durante l’ultima partita di gennaio contro St. John’s, sembrava essere un ostacolo insuperabile per i Musketeers. Fino a quel punto il sophomore viaggiava a 15 punti e 5 assist di media. La squadra di coach Chris Mack ha infatti accusato il colpo nel difficile finale di stagione. Il sostituto di Sumner, Quentin Goodin – freshman, ha preso però sempre più confidenza col nuovo ruolo da titolare. Da backup di Sumner (in 21 partite) giocava 14.8 minuti a partita per 3.4 punti e 1.9 assist. Da quando ha un posto fisso in quintetto gioca in media 35.8 minuti, per 7.4 punti e 5.4 assist. A marzo ha anche sistemato le sue percentuali al tiro, che a febbraio erano disastrose. E Xavier ha ritrovato la quadratura.
I punti comunque non sono competenza di Goodin. Specialmente ora che Trevon Bluiett sta giocando il miglior basket della sua stagione. Nelle prime due partite del torneo ha segnato 29 e 21 punti, con 15/29 dal campo (51.7%) e 8/15 da tre (53.3%). On fire a dir poco. Se continua a giocare così Xavier ha una chance. Di più, se Xavier gioca come ha fatto contro FSU il risultato è già scritto. Contro i Seminoles Mack ha chiesto poche e semplici cose ai suoi ragazzi: difendere a zona per costringere gli avversari, molto più grossi, a tirare da fuori; non lasciare loro punti in transizione; non regalare seconde opportunità. I ragazzi hanno eseguito alla perfezione, così FSU è stata spazzata via.
Wildcats duri, talentuosi e solidi
Non molti possono contare su un quintetto come ce l’ha Arizona. Markkanen è un freshman di 7-piedi che sa mettere la palla per terra e anche tirare da fuori. Quasi un Porzingis in divenire. Allonzo Trier, sophomore, e Kadeem Allen, senior, formano un backcourt che sa difendere, che sa come togliere le guardie avversarie dalla partita. Goodin, da questo punto di vista, sarà messo alla prova data la sua mancanza di esperienza. A completare il quintetto dei Wildcats ci sono Rawle Alkins, freshman e secondo realizzatore della squadra, e Dusan Ristic, junior. Un lungo serbo che sa essere molto efficiente in area.

Chris Mack (a sinistra) è stato assistente allenatore di Sean Miller (a destra) a Xavier prima di prenderne il posto nel 2010
Cinque talenti, cinque giocatori che possono segnare in doppia cifra. Coach Sean Miller, che ha allenato Xavier per cinque stagioni (Mack era suo assistente), ha guidato la propria squadra a due vittorie totalmente diverse finora, nel torneo. Nella prima partita i Wildcats hanno dimostrato tutto il potenziale del proprio attacco vincendo 100-82 contro North Dakota. Nel secondo turno, la partita contro Saint Mary è stata brutta, senza mezzi termini, ma Arizona l’ha spuntata ugualmente per 69-60. Dopo l’uscita di scena di alcune delle squadre più forti (Villanova, Duke, Louisville) più o meno tutti possono arrivare alla vittoria finale. Arizona è sicuramente tra quelle in cima alla lista.
Osservati speciali
Sumner sarebbe sicuramente tra i giocatori da tenere d’occhio per Xavier, ma come detto il suo infortunio purtroppo lo ha costretto a finire anzitempo la sua stagione. Tra i Musketeers attenzione quindi a Trevon Bluiett. Il giocatore nativo di Indianapolis non doveva nemmeno giocarla questa stagione. Si è ritirato dal Draft a fine maggio scorso, decidendo di continuare la sua carriera in quel di Cincinnati. Dovesse giocare altre partite sui livelli delle ultime due, potrebbe attirare le attenzioni di qualche club importante.
Nonostante il Draft di quest’anno sia anticipato come uno dei più profondi e talentuosi della storia, Lauri Markkanen sarà probabilmente tra i primi dieci nomi chiamati da Adam Silver la sera del 22 giugno prossimo. Non serve nemmeno parlare troppo di statistiche, basta vederlo in azione per capire quanto potenziale abbia questo ragazzo. Altri due nomi da annotare nel roster di Arizona sono quelli di Allonzo Trier e Kobi Simmons. Il primo dei due sarà sicuramente protagonista contro Xavier, il secondo invece è uscito quasi completamente dalla rotazione nell’ultimo periodo. Le cause? Il rientro dopo una lunga sospensione dello stesso Trier, in primis, e i troppi alti e bassi del giocatore secondo lo stesso Sean Miller.