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Indiana Pacers: una stagione dai due volti

di Andrea de Rose
Indiana Pacers

In una Eastern Conference dominata da Milwaukee e Toronto gli Indiana Pacers sono riusciti per un lungo periodo ad inserirsi come terza forza del campionato. L’artefice del grande inizio di stagione è sicuramente Victor Oladipo, il quale aveva già fatto vedere grandi cose nel suo primo anno, completando la sua metamorfosi in leader tecnico ed emotivo durante questa stagione. Il 23 Gennaio 2019 durante la partita contro i Toronto Raptors (peraltro vinta dai Pacers) la guardia ex OKC si infortuna gravemente. Purtroppo per lui, la sua stagione terminerà anzitempo, costringendo i Pacers a dover cambiare registro: una stagione dai due volti, quella degli uomini di Nate McMillan.

INDIANA PACERS: IL GIOCO CON OLADIPO

Victor Oladipo in azione: creare spazio per sé e per i compagni.

I pregi di Oladipo sono molteplici. E’ un giocatore molto tecnico e con una potenza fuori dal comune. Può colpire gli avversari in qualsiasi maniera: penetrando al ferro e chiudendo spesso con una schiacciata, utilizzando il crossover per sbilanciare gli avversari e tirare da tre punti in maniera chirurgica, oppure fingendo di andare a canestro e scaricare per un compagno libero in area. I numeri personali sono incredibili: 18.8 punti, 5.2 assist, 5.6 rimbalzi e il 42.3% in totale al tiro. Oltre ad essere una macchina da punti, è anche un discreto difensore. Difatti, sfrutta la sua fisicità per reggere l’uno contro uno e grazie al suo atletismo riesce a stoppare l’attaccante che ha difronte o catturare un gran numero di rimbalzi (5.6 di media in stagione). Il gioco con lui in campo è molto più veloce perchè Oladipo predilige attaccare le difese avversarie in semi transizione. La squadra sino al suo infortunio aveva un record si 32 vittorie e 15 sconfitte ed occupava la terza posizione ad est. Adesso, privi del suo smisurato talento, gli Indiana Pacers devono ricercare un nuovo leader e nuove fonti di gioco.

DOPO L’INFORTUNIO DI OLADIPO: GLI EUROPEI AL COMANDO

Bojan Bogdanovic, uno dei trascinatori dei Pacers.

Dopo l’infortunio di Oladipo la squadra ha fatto davvero fatica a ritrovarsi. La mancanza dei  suoi punti e delle giocate decisive rendono Indiana prevedibile e senza identità. Il gioco offensivo è nettamente calato: si passa da una media totale di 108.9 punti realizzati a 105.9. Il crollo avviene anche in difesa: si passa da i 98.7 punti subiti di media ai 105.6. Una squadra allo sbando, che senza il suo leader tecnico non riesce ad essere competitiva su ambo i lati del campo, e si deve affidare alle giocate dei singoli per risolvere le partite. Non tutto però è da considerarsi negativo, con l’assenza di Oladipo salgono in cattedra due vecchie conoscenze del continente europeo: Bojan Bogdanovic e Domantas Sabonis. Il veterano croato sta disputando una stagione solidissima (18.0 punti, 1.9 assist, 4.1 rimbalzi, 42.9% al tiro da 3 punti), nel  momento di massima difficoltà si è caricato la squadra sulle spalle segnando 23 punti nella vittoria contro OKC e 35 punti contro i  Nuggets. Sabonis invece sta giocando la stagione migliore di sempre contribuendo con 9.3 rimbalzi di media a partita e un mostruoso 53.3% al tiro dall’arco. Con Oladipo in campo si giocavano molti pick and roll per aprire il campo e penetrare al ferro o scaricare per un compagno, adesso invece si preferisce dare la palla dentro per sfruttare la fisicità dei lunghi(Myles 62.2%, Young 59.1% e Sabonis 65.7% nel pitturato) o utilizzare il tiro da 3 punti che viene realizzare con ottime percentuali (37.3%). Senza Oladipo i Pacers esprimono una pallacanestro più corale e tutti i giocatore stanno dando un ottimo contributo in termine di punti e assist, ma l’assenza di una superstar così decisiva lascia sempre un vuoto incolmabile che si riversa inevitabilmente sul gioco e su i risultati finali.

LE PROSPETTIVE IN POSTSEASON

Bogdanovic in marcatura su Jayson Tatum

La stagione regolare sta volgendo al termine, i Pacers attualmente sono certi di approdare ai playoff. La squadra più probabile da affrontare al primo turno sono i Boston Celtics: una squadra sicuramente più attrezzata e talentuosa e con un sistema di gioco ben definito, magistralmente allenata da Brad Stevens. Il primo assaggio lo abbiamo avuto questa notte con una gara molto equilibrata finita 114-112 a favore di Boston, decisa da un fenomenale Irving con 30 punti.  Con Oladipo in campo la serie sarebbe completamente diversa, ma in ogni caso Bogdanovic e compagni sono pronti a dimostrare al mondo che anche senza la loro superstar  possono essere competitivi.

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