James Harden, dieci volte All-Star e tre volte leading scorer della lega, sta per iniziare la sua sedicesima stagione NBA.
Il sette volte All-NBA ha registrato una media di 16.6 punti, 8.5 rimbalzi e 5.1 assist per i Los Angeles Clippers, che hanno chiuso la scorsa stagione con 51 vittorie.
Secondo molti, il gioco è certamente diventato più veloce da quando il Barba era un rookie (stagione 2009-10). In quella stagione, le squadre avevano infatti una media di 92.7 possessi a partita. L’anno scorso, tutte le squadre hanno superato questa soglia, e la media generale ammontava a 98.5 possessi a partita.
Per quanto riguarda Harden, la lega ha certamente avuto difficoltà a contenerlo. In particolare, quando giocava (e dominava) per gli Houston Rockets, dal 2012 al 2020. In quel periodo, il Barba ha registrato una media di 29.6 punti, 7.7 assist e 6 rimbalzi.
Harden è sempre stato un realizzatore fenomenale, e negli ultimi anni si è adattato bene a nuovi ruoli e a una NBA più veloce. Con i Brooklyn Nets, i Philadelphia 76ers e i Clippers è stato più un facilitatore che un marcatore, con una media di 9.9 assist a partita dal 2020-21.
Quest’anno, però, potrebbe essere invogliato a segnare di più, visto che Paul George ora gioca per i Philadelphia 76ers e Kawhi Leonard ha problemi al ginocchio destro (tanto per cambiare).
“Sono una delle persone a cui l’NBA si è dovuta adattare” ha detto Harden durante una chiacchierata con i giornalisti nel corso dell’allenamento dei Clippers di giovedì. “Sono qui, sto bene. Lavoro duro e l’ambiente mi piace. Non sarà un problema segnare di più”.
Harden e i Clips inizieranno la loro stagione il 23 ottobre, in casa, contro i Phoenix Suns. E quell’occasione sarà anche il debutto nell’Intuit Dome, la nuova arena dei Clippers. Ora, il pallone va nelle mani del Barba. Letteralmente.