Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsSacramento Kings Sacramento Kings: Coach Karl perde la pazienza.

Sacramento Kings: Coach Karl perde la pazienza.

di Zeno Nesti

La stagione dei Sacramento Kings era iniziata con grandi ambizioni e speranze da parte sia dei tifosi che degli addetti ai lavori. Speranze dovute anche agli acquisti in estate di Rajon Rondo, Marco Belinelli e Caron Butler. Si pensava che finalmente dopo anni i nero-viola potessero arrivare ai Playoffs, forti di un roster competitivo e di un coach esperto e vincente come coach George Karl. Speranze che però, dopo questo primo spezzone di stagione, stanno piano piano diminuendo. Sia a causa di un sistema offensivo che fa fatica a girare, sia ad un sistema difensivo che spesso sembra venire ignorato dai giocatori dei Kings.

Dopo la brillante vittoria contro gli Indiana Pacers, la squadra è tornare a giochiacchiare come spesso ha fatto in questo inizio di regular season, infatti sono subito arrivate due sconfitte in fila, la prima a domicilio contro i Portland Trail Blazers, e la seconda contro i Golden State Warrios, alla Oracle Arena. Se la sconfitta contro i campioni era da mettere in conto, quella contro Portland ha lasciato basiti i tifosi ma soprattutto coach Karl. I Blazers si erano presentiati alla Sleep Train Arena orfani del loro leader, Damian Lillard, facendo ai più pronosticare una facile vittoria di DeMarcus Cousins e compagni. Vittoria che a causa dei 28 punti concessi da 23 palle perse non è arrivata. Questo risultato ha sconvolto coach Karl che nella conferenza stampo post partita non ha nascosto la sua frustrazione e la sua delusione. NBC Sports riporta sul suo sito estratti della conferenza stampa, in cui si vede Karl con un viso tutt’altro che sereno. “28 punti da palle perse è un incubo, se vogliamo vincere qualche partite dobbiamo fare molto meglio di così. Una delle cause di queste palle perse è sicuramente la cattiva genstione delle transizioni” ha dichiarato l’ex coach dei Denver Nuggets scuotendo la testa. La conferenza stampa si è poi conclusa anticipatamente con un’eloquente frase: “E’ finita. Sono Frustrato”.

A Sacramento manca soprattutto l’organizzazione. Manca qualcuno che riesce a far rendere al massimo tutti i giocatori a disposizione, che riesca a creare un gruppo forte in grado di giocare di squadra, cosa che tranne il solito Rondo, non fa praticamente nessuno. In casa Kings siamo arrivati al punto in cui nella dirigenza si devono guardare negli occhi e prendere decisioni drastiche per il bene della squadra. Vlade Divac e soci devo farsi delle domande su come provare a risollevare le sorti della franchigia. Cambiare coach e provare a puntare su uno che abbia un sistema di gioco più adatto ai giocatori in roster o decidere di cedere qualche elemento per provare a portarne altri più funzionali al gioco di coach Karl? L’unica cosa certa è che se le cose continueranno così la stagione nel nord della California finirà come da almeno 8 anni a questa parte all’inizo di Aprile.

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