Simone Fontecchio sempre più protagonista con gli Utah Jazz, nella partita persa contro i Milwaukee Bucks di un ottimo Giannis Antetokounmpo, l’ex Saski Baskonia mette a segno la sua miglior prestazione di sempre in NBA mettendo a referto 26 punti.
Per l’Italiano, stanno arrivando numerose conferme dopo un periodo di ambientamento molto difficile e numerose partite in cui è rimasto in panchina a guardare i compagni giocare.
Jazz, Fontecchio migliora il suo record di punti NBA
A Salt Lake City stanno scoprendo Fontecchio ogni giorno di più. Il primo ad aver creduto in lui è stato il suo allenatore, Will Hardy che ha spiegato: “È incredibilmente prezioso per noi. Quando parliamo di tiro da 3 punti in NBA e di quanto sia importante, alcuni dei migliori tiratori, sì, fanno tiri, ma la cosa più impressionante è quanti ne riescono a tirare in ogni partita .Ad esempio, Steph Curry è il miglior tiratore del campionato e la sua più grande abilità è la sua capacità di ottenere tiri da tre in spazi ristretti con una serie di giochi di gambe che vanno in entrambe le direzioni. Simone ha fatto davvero un ottimo lavoro in movimento. È molto atletico e riesce a trovare un buon equilibrio e ha una corporatura che gli consente di fare queste giocate. Quindi è un enorme lusso per noi”.
Alla luce di ciò assumono ancora più significato le parole rilasciate da Fontecchio nell’intervista rilasciata ad Eleven Sports dove ha dichiarato: “Sapevo ci sarebbero state delle difficoltà, e ci si è messa anche la sfortuna di mezzo. Prima il Covid, poi la caviglia: sembrava che ogni volta che ci fosse la possibilità di giocare qualcosa andasse storto. In ogni caso non dipende da te e devi essere bravo a farti trovare pronto”. Lo stesso giocatore dei Jazz ha ripreso il concetto del tiro da tre espresso dal suo allenatore dicendo: “Per quello che fa in campo penso a Curry. Quando si accende e fa 3-4 triple di fila ti da una sensazione di onnipotenza totale. Embiid in questo momento è difficilmente marcabile. Mi manca di giocare contro Kevin Durant ma non penso di riuscirci a giocare visto il suo infortunio”.
Simone è senz’altro l’arma in più degli Utah Jazz. La squadra, dopo la sconfitta per 144-116 scivola al dodicesimo posto della Western Conference con un record di 35-38. Certo, i playoffs si allontanano sempre di più ma nulla è ancora ufficialmente compromesso. Per quanto riguarda Simone, il suo contratto sarà valido anche il prossimo anno. Comunque vada, sarà stato un anno positivo.