Conosciamo tutti ormai la difficile e travagliata carriera di Andrew Wiggins. Il peso che ha portato sulle spalle nei primi tre anni è stato probabilmente troppo, e la convivenza con Towns in quel di Minnesota non ha mai funzionato. C’è chi da la colpa ad una franchigia non adatta e che continua a fallire nonostante la quantità di potenziale enorme. C’è chi da la colpa al suo ex allenatore, Flip Saunders, e chi invece incolpa lui per un atteggiamento non adatto al mondo NBA.
Un giocatore capace di vincere il premio di Rookie of the year con numeri decisamente all’altezza: 16.9 punti, 4.6 rimbalzi, 2.1 assist e 1.0 palla rubata di media a partita. Negli anni successivi continua a migliorare i suoi numeri, ma Minnesota non riesce a fare il salto di qualità che tutti si aspettavano. I numeri iniziano a calare e viene mandato via. Vola in California per vestire la maglia dei Golden State Warriors. Una squadra che, causa infortuni, è costretta al tanking e finirà con il peggior record della lega.
In questo inizio di stagione sta trovando una certa continuità in attacco e soprattutto in difesa. Come ha riferito lo stesso Wiggins durante un’intervista dopo la vittoria contro i Raptors, sta lavorando molto sulla difesa. Un aspetto che fino alla passata stagione non veniva accostato al canadese. “Sto cercando di cambiare la mia storia. Vengo qui e do il massimo, provo a fare tutto quello che serve per vincere. Sto lavorando duramente, soprattutto in difesa”.
Proprio contro la squadra di Nick Nurse, il 25enne si è messo in mostra in ambedue le fasi di gioco. Miglior scorer dei suoi con 17 punti, ma anche un career high da 4 stoppate. I 25 punti messi a segno da Pascal Siakam, suo diretto avversario, sono arrivati prevalentemente quando lui era in panchina o su cambi difensivi avvenuti durante l’azione. Prova solida e di carattere, così come lo è stata contro i Los Angeles Clippers dove ha tenuto Kawhi Leonard a un misero 2/12 dal campo.
La difesa di Wiggins: tutti sorpresi dal suo miglioramento
“Sono piacevolmente sorpreso dal lavoro che sta facendo. Accetta gli 1 vs 1 e difende alla grande, riesce a sfruttare le sue ottime doti atletiche”, queste le parole del suo compagno Steph Curry. La pensa allo stesso modo il suo allenatore, Steve Kerr: “Non abbiamo nessun altro in grado di stare così bene con i migliori giocatori delle squadre avversarie, come Siakam, LeBron, Kawhi o Paul George. La sua abilità nel reggere fisicamente contro questi giocatori è la chiave del nostro roster”.
Anche i numeri dimostrano la crescita del giocatore, che con ben 15 stoppate quest’anno, è primo insieme a James Wiseman nei Golden State Warriors. Ma il dato che sorprende di più è il Defensive rating: 110.8, superiore addirittura a difensori rinomati come Fred VanVleet e Laguentz Dort. “Qui la cultura è diversa, tutti i ragazzi che ho intorno danno il massimo. Non sono solo io in difesa. Abbiamo Draymond, Steph e Kelly che fanno un grandissimo lavoro. So che loro mi copriranno sempre le spalle, ed è fantastico. Mi trovo molto bene qui. Stiamo vincendo e questo è l’importante, ma nel frattempo lavoro per diventare più forte”, ha proseguito Wiggins per NBC Sports Bay Area.
In attacco, sta migliorando pian piano, mettendo su numeri importanti: 18.8 punti di media con il 47.4% dal campo e il 42.9% da oltre l’arco. “Sta entrando sempre di più nel nostro sistema e si vede”, ha riferito poi Damion Lee, “Difensivamente, sono rimasto davvero colpito. Non credevo sapesse difendere con questa intensità. E’ un giocatore importante per noi, sa fare entrambe le fasi molto bene. E’ bello avere uno come lui. Quando tornerà Klay, avremo due giocatori tra i migliori sia in difesa che in attacco”.
Vedremo come procederà il percorso di crescita di Andrew Wiggins, facendo molta attenzione al tema difesa. Dovrà dimostrare di valere quei 95 milioni di dollari che prenderà per i prossimi 3 anni. Una cosa però è certa: questa potrebbe essere davvero la svolta per la sua carriera.
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