Home NBA, National Basketball AssociationNBA News B.J. Armstrong e quella cena di qualche anno fa con Kobe e Jordan: “Come un uno contro uno”

B.J. Armstrong e quella cena di qualche anno fa con Kobe e Jordan: “Come un uno contro uno”

di Giovanni Oriolo

La serie/documentario sull’ultima stagione dei Bulls di Jordan ha indubbiamente rapito la scena di tutti gli appassionati NBA, anche vista la mancanza di basket giocato. Vista la voglia scoppiata di riscoprire le gesta, ma anche il personaggio che è stato Micheal Jordan, B.J. Armstrong, suo ex compagno ai tempi dei primi tre anelli dei Chicago Bulls, ha rivelato un particolare aneddoto.

L’ex point guard di Bulls, Warriors, Hornets e Magic ha raccontato di una cena organizzata da Michael Jordan nel 2014 a cui lui aveva partecipato. Armstrong era convinto che sarebbe stata una specie di rimpatriata tra due ex compagni di squadra, ma una volta arrivato nel ristorante a Los Angeles scopre che quella sera sarebbero stati in tre. “Chiesi a Michael se stava aspettando qualcuno e lui mi rispose: Si manca Kobe“.

Quella cena tra Kobe e Michael Jordan: “Come se giocassero uno contro uno!”

Armstrong e Bryant si conoscevano, hanno avuto lo stesso agente, Arn Tellem, per un periodo della loro carriera. Il Black Mamba arrivò poco dopo e, mentre aspettavano le portate, Kobe e Jordan si misero ad analizzare ogni sfumatura del gioco dell’altro. Alla fine, decisero che Jordan era in leggero vantaggio, ma solo perché le sue mani erano più grandi di quelle di Bryant. “Io li sentivo parlare e sembra che giocassero una partita virtuale 1 contro 1. Sono rimasto seduto lì e li ho ascoltati mentre parlavano dell’amore che avevano per il gioco. Erano così sofisticati; parlavano del gioco di gambe, di come uno avrebbe marcato l’altro e di come si sarebbero liberati. L’attenzione al dettaglio che avevano, il rispetto per il gioco … Avrei voluto tanto vederli giocare contemporaneamente ai massimi livelli“.

La descrizione della serata si è concluso con la fuga delle due stelle ex Bulls e Lakers, che hanno dovuto lasciare il ristorante uno da una porta sul retro, un altro attraverso una porta laterale per scappare dai fan. A farne le spese fu proprio Armstrong che fu lasciato alle grinfie della folla e uscì dalla entrata principale “Fu il caos più assoluto quando si scoprì della loro presenza. Ma per qualche ora ero stato nel paradiso del basket, quindi affrontai la folla volentieri per farli scappare“.

Il rapporto di amicizia tra Armstrong e Jordan non passa solo dai tre anelli vinti assieme

A cena a Los Angeles, come sul campo da basket;  il 6 volte campione NBA ha sempre potuto contare sull’apporto della point guard nativa di Detroit. L’amicizia tra i due ha origine nel 1989, primo anno di B.J. Armstrong a Chicago, quando a Armstrong venne affidato l’armadietto di fianco a quello di Jordan. “Ricordo che da giovane il mio più grande sogno era giocare nella NBA. Ovviamente i ricordi del mio arrivo ai Bulls sono indelebili nella mia mente. Il mio primo pensiero fu: adesso devo fare del mio meglio e pensare solo a cosa desidero realizzare, perché solo così posso ottenerlo. Michael è stato il primo a mostrarmi cosa significasse essere una stella… ma non puoi essere una stella di qual calibro e non accettare tutte le conseguenze che ne derivano“.

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