I tifosi dei Chicago Bulls allo United Center hanno pensato bene di fischiare l’ex general manager Jerry Krause, scomparso nel 2017, alla presenza della vedova Thelma Krause durante la cerimonia del “ring of honor” della franchigia, rimediando una figuraccia mondiale.
Per celebrare la propria storia, i Bulls hanno messo in piedi una personale hall of fame in cui inserire tutti coloro che hanno reso grande la franchigia. Giocatori, dirigenti e allenatori sia dall’epoca di Michael Jordan, che precedente e successiva. VenerdĂŹ sera in occasione della partita contro i Golden State Warriors e quindi alla presenza di uno di questi ex grandi come Steve Kerr, i Chicago Bulls hanno tenuto la cerimonia di inserimento dei primi nomi nella serata inaugurale di quella che sarĂ una ricorrenza biennale.
13 membri inaugurali tra cui Krause, coach Phil Jackson, Dennis Rodman, Scottie Pippen e Michael Jordan, e l’intero roster della squadra 1995-96. E una serata giĂ iniziata male, con i forfait di Pippen ormai estraniato e in rotta con Jordan, di MJ che – bontĂ sua – “non ha potuto esserci” ma che ha mandato un video di ringraziamenti (a sĂŠ stesso), e di Rodman che “ha perso l’aereo“, perchĂŠ è pur sempre Dennis Rodman.
L’applausometro allo United Center ha premiato Phil Jackson, l’uomo dei 6 titoli NBA tra 1991 e 1998. E quando è toccato a Jerry Krause, rappresentato dalla moglie, il pubblico ha fischiato sonoramente durante la riproduzione del video di introduzione, e la telecamera impietosa si è spostata su Thelma, che incredula e prossima alle lacrime veniva consolata da alcuni presenti, tra cui Ron Harper in piedi alle sue spalle.
Una vergogna da tifo becero in piena regola, non c’è molto altro da dire, in una serata in cui si ricordava anche la figura di Krause, che è morto nel 2017 e che ha semplicemente costruito attorno a Michael Jordan una delle squadre piĂš vincenti dello sport mondiale. Dal 1985 al 2003 Jerry Krause è stato Gm dei Chicago Bulls, in carriera è stato nominato per due volte Executive of the Year ed è dal 2017 un membro della Naismith Basketball Hall of Fame. Il suo nome è legato nella vulgata NBA alla scelta di assumere coach Tex Winter e Phil Jackson, che avrebbero poi impiegato il sistema offensivo della triple post offense e fatto le fortune dei Bulls, e alle scelte al draft NBA 1987 di Scottie Pippen, ala atletica ma mingherlina in uscita da Central Arkansas (non proprio Duke) e di Horace Grant, protagonista del primo three-peat dei Bulls.
Jerry Krause è stato anche uno dei primi Gm NBA a puntare sui giocatori europei, con la felice intuizione nel 1993 su Toni Kukoc, star nel campionato italiano e in Eurolega e che sarebbe diventato poi il sesto uomo dei Bulls tre volte campioni NBA tra 1996 e 1998.
Il Gm è anche ricordato come colui che nel 1997-98 decise che quella stagione, la famosa Last Dance, sarebbe stata l’ultima dell’era Jordan. Krause lanciò nel 1998 la ricostruzione del roster dei Bulls e rimase al suo posto fino al 2003.
La figura di Jerry Krause, suo malgrado, è tornata alla ribalta dopo l’uscita della serie-evento su Netflix e targata ESPN e Mandalay “The Last Dance“, sui Chicago Bulls della stagione 1997-98 e su Michael Jordan. Una serie in cui viene mostrata la guerra in famiglia tra Jordan e Krause dalla prospettiva di MJ, e accusata di aver gettato cattiva luce su tanti altri protagonisti e personaggi: ex compagni di squadra come Scottie Pippen e Horace Grant, ex rivali come Isaiah Thomas, Clyde Drexler e Gary Payton, e “simboli” loro malgrado della mentalitĂ competitiva e feroce di Jordan, come l’ex Bulls Scott Burrell.
La scena, pessima, andata in onda allo United Center ha suscitato diverse reazioni di supporto a Thelma Krause e alla figura dell’ex Gm. Steve Kerr si è detto “devastato per Thelma e per la famiglia Krause. E non posso credere che chi fischiava, e sottolineo che non sono stati tutti i tifosi, non sappiano chi fosse. E’ stata una vergogna. Eravamo qui per celebrare una squadra, anche se a qualcuno Jerry Krause poteva non piacere. Ma lui ha fatto un lavoro straordinario nel costruire quella squadra. Vergogna su chi ha fischiato“.
I Bulls hanno diffuso un comunicato per scusarsi e prendere le distanze, firmato dal CEO Michael Reinsdorf: “La sua figura merita di essere celebrata e merita rispetto. Siamo onorati di aver avuto Thelma qui questa sera e di inserire Jerry nella serata inaugurale del nostro ring of honor“.
Riprendendo la telecronaca della partita nel secondo tempo dopo l’intervallo e le celebrazioni, Stacey King ha condannato i fischi a Jerry Krause da parte dei tifosi di Chicago, dicendo loro “di vergognarsi, questa non è la Chicago che conosco (…) è stata una delle cose peggiori che abbia mai visto“. King, oggi telecronista per NBC Sports Chicago, è stato un giocatore dei Bulls dal 1898 al 1994.
Ron Harper è stato tra coloro che hanno consolato Thelma Krause: “Cari tifosi, per prima cosa Jerry Krause non si fischia. Magari non vi stava simpatico ma ha fatto grandi cose qui e va rispettato e ricordato. Quello che è successo non mi è piaciuto per niente, peccato“.