Nelle ultime ore ha fatto notizia l’articolo del Sun su Bronny James. Sembrerebbe che, “secondo un giocatore anonimo che ha partecipato alla Summer League”, la presenza dell rookie dei Lakers abbia creato forti disagi nel suo team. Le tensioni che si sono create, a quanto detto dall’articolo, sono state causate dalla troppa attenzione mediatica che la guardia ha ricevuto. Questo avrebbe portato parecchio malcontento e abbassato di molto la chimica di squadra.
Sempre secondo la fonte del Sun, il ruolo dato a Bronny in squadra era immeritato. Molti dei suoi compagni si sono sentiti esclusi a causa della sua presenza. Non tutti hanno avuto la possibilità di giocare le proprie carte come ha potuto fare il figlio di LeBron. Fin da subito ha creato parecchia frustrazione.
Il Sun ha anche riportato un virgolettato: “Avere a che fare con l’attenzione data a Bronny è stato difficile. Ogni giovane giocatore qui ha provato a farsi vedere ma lui è stato trattato diversamente, non come uno di noi. Questo ha creato difficoltà nel creare un buon gruppo. Anche perché è sempre stato difficile giocare in questa situazione”.
L’esperienza di Bronny in Summer League non è stata entusiasmante. Nelle quattro partite giocate a Las Vegas ha registrato 8.8 punti 3.5 rimbalzi e 1 assist di media tirando sotto il 35% dal campo e 0 su 15 da tre prima di segnarne una. Unica nota positiva la sua prestazione contro i Cleveland Cavaliers finita con 13 punti sul tabellino.
L’attenzione su di lui è scesa dal momento in cui le prime due scelte dell’ultimo draft Zaccharie Risacher e Alex Sarr hanno avuto prestazioni ben peggiori delle sue.
Bronny da poco diciannovenne ha firmato un contratto che lo lega ai Lakers per quattro anni a poco meno di 8 milioni di dollari. È la prima volta che padre e figlio si ritrovano a giocare insieme. Non si sa ancora che ruolo avrà nel roster ma una cosa è certa, una nuova pagina del NBA è scritta.
