Gli LA Clippers hanno presentato il loro ultimo acquisto estivo, John Wall che ha firmato ufficialmente un contratto di due anni e 13 milioni di dollari e che andrà a rinforzare un reparto guardie già profondo per coach Tyronn Lue.
Wall dovrà guadagnarsi e spartirsi i minuti accanto a Paul George e Kawhi Leonard, con Reggie Jackson, Terance Mann, Luke Kennard e Norman Powell, e con i giovani Brandon Boston Jr e Amir Coffey a scalpitare per più spazio. Una situazione in cui l’ex star degli Washington Wizards, che ha giocato sole 40 partite nelle ultime tre stagioni, dovrà solo farsi trovare pronto quando sarà chiamato.
“Non dovrò essere il miglior giocatore ogni sera, non dovrò fare Batman ogni partita per vincere. A questo punto della mia carriera il mio obiettivo principale è questo, e con la squadra che abbiamo potremo avere un Batman diverso ogni sera. Perché ho scelto i Clippers? Mi sono guardato attorno e mi sono chiesto, in quale posto non avrei dovuto essere per forza il John Wall del 2016 e portare tutto il peso sulle spalle e tutta la pressione? Qui dovrò solo aumentare il ritmo con giocatori come Batum o Kennard o Mann sulle ali, un lungo come Zubac in mezzo… e non avrò mai il miglior difensore avversario alle calcagna. Potete immaginare uno come me marcato dal terzo miglior difensore degli altri?“.
40 partite in 3 anni sono state troppo poche per verificare il vero stato di forma di John Wall, un giocatore frenato da due infortuni gravi tra 2018 e 2019 e che prima dei problemi fisici era stato una delle migliori point guard della lega e pluri All-Star. Ai Rockets, Wall non ha giocato di comune accordo con la squadra la stagione scorsa: “Ma non ero assolutamente infortunato, stavo benissimo. Era solo una situazione al di fuori del mio controllo anche se comprensibile“.
“Ora sono solo felice di poter tornare a giocare a basket (…) non m’importa essere titolare o meno, voglio solo un’opportunità di scendere in campo e se avrò il mio spazio, bene. E se così non sarà, sappiamo tutti che Reggie Jackson è un giocatore di talento e che cosa ha fatto per questa squadra. Penso che i Clippers siano una squadra in cui potrò adattarmi bene, a loro serviva chi possa alzare il ritmo, battere una difesa e servire i tiratori. Qualcosa che ho sempre fatto per tutta la mia carriera“.