Tra squalifica e infortunio, l’ultima stagione di Ja Morant a Memphis è durata solo nove partite. Nonostante la lontananza dal parquet, in quelle poche partite il classe ’99 ha comunque segnato 25 punti di media, dimostrandosi il talento cristallino che è e, se vorrà, anche il volto della NBA nei prossimi anni.
Dopo la lussazione della spalla destra al suo rientro, Ja Morant pare tirato a lucido, soprattutto mentalmente, pronto per ricominciare la sua avventura con Memphis. Il primo traguardo per la stella dei Grizzlies è aver raggiunto la serenità. “Sono felice e questo il primo vero traguardo raggiunto” ha dichiarato Morant al media day della squadra. “Sento che un Ja felice è un Ja spaventoso per molte persone. Finché rimarrò felice e in salute, sarà una stagione grandiosa”.
Le turbolenti vicende extra campo sembrano aver dato uno scossone a Morant che pare aver capito di non voler sprecare l’enorme talento che gli Dei del basket gli hanno gentilmente concesso. Prima di quanto successo con la diretta social e la questione pistola sventolata ai quattro venti, Morant era letteralmente uno dei volti cardine della Lega, che ha dovuto prendere a un certo punto la decisione di allontanarlo dal campo.
“Voglio ricordare la sensazione che si prova ogni volta, indipendentemente dalla situazione. Sento che mi ha aiutato molto, mi ha aiutato a diventare uno Ja migliore. In questo momento mi sento felice come non lo ero da molto tempo” ha chiosato la stella dei Grizzlies.
In primis ad essere felice per il ritorno di Morant in squadra è sicuramente il suo allenatore Taylor Jenkins, al suo sesto anno sulla panchina della franchigia dello Stato del Tennessee. “Gli avevano tolto la cosa più importante, il basket, che è la sua gioia. Ha tanto da dare al gioco. Sa di poter dare molto al gioco, sa di avere da dare molto di più alla squadra, è la sua mentalità”.