Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Warriors, prima stagione senza Klay: “Non sarà facile, ma ce la faremo”

Warriors, prima stagione senza Klay: “Non sarà facile, ma ce la faremo”

di Carmen Apadula

All’inizio di una stagione sportiva, l’energia di una squadra è sempre un po’ diversa. Ma, questa volta, per i Golden State Warriors, questa differenza è palpabile.

Il team è per la prima volta senza Klay Thompson. Dunque, Golden State è stata costretta a cambiare un bel po’ di cose dopo ben 12 anni.

Kevon Looney ha sottolineato che il contributo di Klay per gli Warriors è andato ben oltre il suo tiro micidiale. E che la sua assenza ovviamente peserà.

“Non sarà facile” ha detto il centro. “È qualcosa che non si può rimpiazzare, ma credo che nello spogliatoio ci siano le persone e il carattere giusti per andare avanti”.

Il nuovo “cast” degli Warriors per questa stagione conta tanti nomi interessanti. Abbiamo Buddy Hield, Kyle Anderson e De’Anthony Melton. Inoltre, c’è il nucleo più giovane composto da Jonathan Kuminga, Moses Moody, Brandin Podziemski e Trayce Jackson-Davis.

A causa del modo in cui si è conclusa la scorsa stagione per Golden State, con la sconfitta e l’eliminazione dai play-in contro i Sacramento Kings, non era un segreto che all’interno della società si dovessero fare dei cambiamenti, indipendentemente da Klay.

Insomma, la questione era più urgente che mai.

Ed è per questo che il team può contare su tanti volti nuovi. Tant’è vero che Draymond Green, così come coach Steve Kerr e Stephen Curry hanno accennato alla possibilità di cambiare il loro stile di gioco per adattarlo al meglio alle capacità di ognuno dei giocatori del nuovo roster.

“Arrivo a questo training camp con una mentalità aperta riguardo al modo in cui dovremmo giocare” ha detto Steph. “So che c’è una mentalità e una cultura solida riguardo al come fare le cose, c’è un sistema che abbiamo gestito per più di dieci anni e che ha funzionato. Non significa necessariamente che questa squadra debba giocare ancora così. Dobbiamo avere le antenne alzate e la disponibilità ad accettare quali sono i punti di forza di questa nuova squadra, quali sono le nostre debolezze e fare leva su quelle per migliorare”.

La scorsa settimana, Mike Dunleavy Jr. ha infatti dichiarato che Golden State è la franchigia più impaziente che si possa avere in NBA in questo momento. E le mosse di mercato danno maggiori probabilità agli Warriors di puntare al loro obiettivo finale.

“È come se fossimo i cacciatori, in mezzo a tante altre squadre” ha detto Curry. “Cosa può fare questa squadra per massimizzare tutte le capacità che abbiamo nello spogliatoio? Questa è la sfida per noi. Ci sono volti nuovi anche nello staff tecnico. Come ho detto, è la prima volta che io, Klay e Draymond non siamo insieme e non siamo compagni di squadra. Qualunque sia la chiave di lettura, per vincere dobbiamo pensare in modo diverso”. 

 

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