Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Niente gara 7, gli Warriors eliminano i Rockets, Curry: “Sono orgoglioso!”

Niente gara 7, gli Warriors eliminano i Rockets, Curry: “Sono orgoglioso!”

di Lorenzo Brancati
warriors steph curry

I Golden State Warriors sembravano essere stati condannati dell’infortunio di Kevin Durant, rimediato in gara 5. Sembravano esserlo perché il due volte MVP delle Finals avrebbe dovuto saltare anche un’eventuale gara 7. I suoi compagni, tuttavia, sono stati in grado di fermare gli Houston Rockets, ed eliminarli, già in gara 6, sul 118-113.

Più la si guarda e più questa vittoria acquisisce significato. Lo fa perché arrivata in trasferta, su un campo mai facile come quello di Houston. Lo fa perché confezionata praticamente dagli stessi protagonisti che 4 anni fa vinsero il loro primo anello, senza Durant. I 4 membri storici di Golden State, Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green e Andre Iguodala, hanno giocato tutti quasi 40 minuti, dando il massimo di loro stessi.

Green è arrivato quasi a una tripla doppia, con 8 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Iguodala ha segnato 17 punti, con 5 triple fondamentali che hanno aiutato i suoi a scardinare la difesa avversaria. Thompson ha tenuto i suoi a galla nel primo tempo con 21 punti, chiudendo poi con 27 totali, conditi dalla tripla decisiva del 110-104 a 36 secondi dal termine.

Storia a parte invece Steph Curry. Stava facendo tanta fatica in questi Playoff, e tutti lo stavano aspettando al varco in questa occasione, in cui gli toccava mettersi nuovamente la squadra sulle spalle, dopo anni di compresenza con KD. Il numero 30 è riuscito a fare tutto quello che si può fare di sbagliato, nel primo tempo, non riuscendo a segnare neanche un punto su 5 tiri tentati dal campo. Nel secondo, tuttavia, ha ricordato a tutti il perché di quei due MVP della stagione regolare: ne mette 33, di cui 23 nell’ultimo quarto, segnando anche 4 triple.

A Houston non bastano i 35 punti di James Harden o i 27 con 11 rimbalzi di Chris Paul. I Rockets anche quest’anno salutano la postseason per mano degli Warriors.

Curry: “Sono così orgoglioso di questi Warriors!”

In seguito all’incontro gli umori delle due squadre erano chiaramente opposti. Gli uni, gli Warriors, erano estatici, gli altri, i Rockets, avevano il morale sotto i tacchi. Queste le loro parole, raccolte da Brian Windhorst, per ESPN.

Steph Curry ha parlato così della sua prestazione:

“Una notte come questa non accadrebbe se non credessi davvero in me stesso. (…) Sono così orgoglioso della nostra partita, siamo stati grandi! (…) Quanto ho giocato male nel primo tempo? Nei 12 minuti che sono stato in campo l’unica cosa decente che ho fatto è stato non perdere la palla. Trovarmi a 0 punti all’intervallo.. una situazione davvero ideale!”

Il suo compagno di backcourt, Klay Thompson, ha parlato dello sforzo collettivo dei suoi, in assenza di Durant:

“Quando alla tua squadra manca uno dei giocatori più forti di sempre e il miglior scorer al mondo, non puoi semplicemente rimpiazzarlo con il collettivo. Tuttavia è possibile farsi avanti come gruppo e aiutare la produzione di squadra in sua assenza.”

Coach Steve Kerr ha lodato ancora i suoi definendoli:

Giganti, solo giganti, questa volta non dirò parolacce. Comunque non è possibile fare quello che hanno fatto senza una combinazione incredibile di talento e personalità.”

Coach Mike D’Antoni ha dichiarato:

“Questa sconfitta ci lascerà un segno. Non è qualcosa che superi tanto facilmente. Fa male. Noi abbiamo giocato al nostro meglio, loro hanno fatto lo stesso e non li abbiamo messi al tappeto. Era come un combattimento tra pesi massimo. Noi non abbiamo mandato a bersaglio i nostri colpi.”

Infine, James Harden ha commentato così la sconfitta ed eliminazione dei Rockets, ancora per mano degli Warriors:

“Sono orgoglioso di noi, abbiamo comunque sempre lottato al massimo. (…) Abbiamo lasciato che molte occasioni ci sfuggissero di mano, in questa gara e in quella passata. E se non le sfrutti finisci dal lato dei perdenti.”

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