Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Warriors, Wiggins vince contro i Twolves e il suo passato: “Ma nessun rancore”

Warriors, Wiggins vince contro i Twolves e il suo passato: “Ma nessun rancore”

di Gabriele Bozzetti
Andrew Wiggins

“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”

L’iconica frase di Zio Ben a Peter Parker, che in seguito sarebbe diventato Spider-man ci introduce benissimo per poter parlare di un giocatore di pallacanestro: Andrew Wiggins.

Wiggings venne scelto come prima scelta assoluta nel draft 2014, dove attraverso una trade finì ai Minnesota Timberwolves. Come molti, il peso e la responsabilità di essere la prima scelta, ossia il meglio di quel draft – almeno così si pensava – al posto di essere una benedizione, si è trasformata al contrario in una maledizione. Guardando i dati, pochi eletti hanno retto questa responsabilità, molti altri, lo stesso Wiggins, Fultz nel 2017, Bennet nel 2013, insomma la maggior parte non sono stati all’altezza delle aspettative.

Andrew Wiggins e la trade: oggi

Wiggins giocò 5 stagioni per Minnesota fino all’anno scorso in cui fu scambiato per D’angelo Russel trasferendosi nella costa Californiana a San Francisco.

Stanotte per la prima volta, l’ex Jayhawks ha incontrato da avversario i suoi vecchi compagni. Nella vittora dei Golden State Warriors contro i Twolves per 130-108 ci sono anche i suoi 23 punti e 6 rimbalzi.

Nessun rancore e nessun risentimento verso la franchigia di Minneapolis e i suoi tifosi: “Guardando indietro credo che entrambe le squadre abbiano guadagnato dalla trade: Golden State aveva bisogno di un’ala anche in grado di difendere, e Minnesota aveva bisogno di qualcuno che potesse giocare con e per KAT, che potesse essere quindi anche playmaker.”

“Potranno fischiarmi o urlarmi delle cose durante la partita, ma una volta lasciato il Target Center non ci sarà da parte mia alcun risentimento”, ha aggiunto Wiggins.

D’altra parte, come puoi coltivare risentimento verso una franchigia, una decisione che ti ha salvato la carriera?

Wiggins e la stagione con gli Warriors

Andrew Wiggins, dopo un inizio non particolarmente brillante, sembra aver trovato stabilità.

Ciò che l’ha aiutato è proprio il contesto in cui è adesso: i Golden State Warriors.

La franchigia della Baia è un contesto favorevole per lo sviluppo di un giocatore, un contesto vincente, organizzato e in cui, a differenza di Minnesota, poter crescere senza il peso e la responsabilità di essere la prima scelta. “È molto positivo, tutti vanno d’accordo. Mettiamo da parte l’ego, niente del genere. Tutti vogliono solo vincere. È un atteggiamento vincente, una cultura vincente, tutto ruota intorno alla vittoria. E tutti noi vogliamo migliorare, ci aiutiamo a vicenda, tifiamo per i nostri compagni. Ci vogliamo bene.”

La chiave e la differenza della stagione di Wiggins agli Warriors è sicuramento la continuità, se ai Timberwolves giocava spesso in modo scontante e poco coerente, a Golden State sembra molto più determinato a giocare ogni notte in maniera eccellente su tutti i lati del campo. La difesa è un punto importante e su cui Wiggins sta lavorando con notevoli miglioramenti e progressi, tantè che lo stesso Stephen Curry, leader della squadra, ha riferito che hanno iniziato a chiamarlo “Two-way Wiggs”.

La vittoria contro la sua ex squadra è stata condita con 3 stoppate e 3 palle rubate, ricevendo i complimenti di uno dei difensori più forti della lega, il suo compagno Draymond Green: “Da quando è qui, ha dimostrato di essere un difensore molto capace; e quest’anno ha alzato l’asticella, il che è stato fantastico per noi. Sta davvero cambiando il gioco da questo punto di vista per noi”.

Steve Kerr e l’aggiunta di Wiggins

“So che si sta divertendo, e ci piace averlo qui”, ha detto l’allenatore degli Warriors Steve Kerr.È stato una grande aggiunta alla nostra squadra. È così che va l’NBA. La maggior parte dei giocatori è soggetta alle circostanze e penso che qui abbiamo un contesto davvero buono per Andrew. Non è facile essere una scelta numero 1 e cercare di portare avanti una franchigia. È un lavoro che solo pochi eletti possono svolgere. Penso solo che Andrew sia in una buona posizione. Sta facendo tutto ciò che gli abbiamo chiesto e, in difesa, è stato fantastico. È una gioia allenare, una grande aggiunta alla nostra squadra “.

Dopo l’infortunio di Klay Thompson e le prime 2 sconfitte in stagione, quasi tutti si aspettavano degli Warriors fuori dalla corsa playoffs, e anche se Curry sta giocando da MVP alcuni pensavano che fosse troppo solo per fare qualcosa di importante.  Eppure, dopo 17 partite sono 8° in una Western conference molto competitiva.

Stanotte gli Warriors giocheranno ancora contro i Minnesota Timberwolves, Wiggins contro la sua ex squadra, per lui non sarà solo una partita, dovrà lottare contro il passato, contro quel peso, quella responsabilità, e imparare dai suoi errori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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