Durante la scorsa offseason, Gary Payton II si è sottoposto ad un intervento chirurgico per il muscolo “core”.
All’inizio dell’attuale stagione, il giocatore ha dovuto anche far fronte a vari dolori addominali durante le prime partite ma, nell’ultima settimana, ha fatto dei progressi importanti nel suo processo di recupero dall’infortunio.
Quest’anno, Payton non ha ancora giocato alcuna partita con i Golden State Warriors, da quando questi ultimi lo hanno ripreso in squadra il 9 febbraio (giorno prefissato per la trade deadline) ma, in base agli ultimi aggiornamenti forniti dai medici del team, c’è una maggiore speranza che possa ritornare.
Il giocatore, di recente, è tornato a svolgere varie attività sul campo senza contatto, compreso un po’ di lavoro sul tiro, e il suo carico di lavoro dovrebbe essere intensificato nei prossimi giorni.
“Sta bene” sostiene il capo allenatore degli Warriors, coach Steve Kerr. “C’è sicuramente la speranza e l’ottimismo che possa rientrare ad un certo punto della stagione”.
Gary Payton II è stato essenziale per la vittoria del titolo dell’anno scorso e, rientrando in campo, potrebbe aiutare il team fornendo una spinta difensiva notevole. Il punto è che le sue tempistiche rimangono incerte.
A quanto pare, le sue condizioni fisiche verrano rivalutate il 23 marzo, dunque salterà anche le prossime 6 partite degli Warriors.
Il dottor Nirav Pandya dell’UC San Francisco ha detto che le tempistiche “generali” per le lesioni dei tessuti molli, come quella subita da Payton, richiedono in genere fino a 2 settimane di lavoro in campo.
“Ma qui ci vuole un po’ di cautela in più. Visto il suo passato con gli infortuni, almeno 3 settimane dobbiamo aspettarle” sostiene Pandya.
E ciò rappresenterebbe un problema, in quanto agli Warriors resterebbero poi soltanto 4 partite alla fine della stagione regolare.
