La partita contro gli Indiana Pacers di domenica 11 marzo è stata fatale per Marcus Smart. Durante la gara la guardia dei Boston Celtics, che non è certo famosa per risparmiarsi in campo, si è tuffata su una palla vagante e ha inconsapevolmente compromesso la propria stagione. Il legamento collaterale ulnare della mano destra si è completamente lesionato, lasciando presagire il peggio sul recupero. Ma a questo infortunio Marcus Smart non ha mai voluto concedere un centimetro di vantaggio, ed ecco che già, dopo nemmeno due settimane dall’operazione per mettere a posto il pollice, il numero 36 parla di ritorno in campo e playoff.
Lotta contro il tempo. Infortunio Marcus Smart già superato nella testa
La lesione di un legamento non è mai cosa da poter prendere sottogamba. Lo sa bene la specialista di New York che ha visitato Smart, consigliandogli subito l’operazione per limitare ogni possibile complicazione futura. E soprattutto, per poter considerare reale un ritorno sul parquet del TD Garden nella fase cruciale della stagione dei suoi Boston Celtics.
Riguardo alla gestione di questo infortunio Marcus Smart ha confidato ad ESPN che non aveva ben compreso da subito la gravità del danno, eppure il legamento era totalmente compromesso. Allora Smart ha tentato il tutto per tutto, cercando di rimandare l’operazione. Niente da fare. Intervento immediato, per poter tornare in tempo. Ora Smart ha un solo obiettivo:
Sono fiducioso di tornare per i playoff. […] Sono davvero, davvero eccitato e volenteroso di tornare lì fuori, non importa in quale momento, nella speranza che non sia troppo tardi. Spero che la squadra – e sono convinto che sarà così che andrà – gestisca al meglio la situazione, per poi ritrovarmi in postseason.
Infermeria-Celtics, tra lenti recuperi e riabilitazione “di squadra”…
Con il suo infortunio Marcus Smart non è certo un caso isolato. La stagione NBA corrente ci sta abituando a svegliarci ogni mattina con un bollettino di guerra dai parquet d’oltreoceano. In questo momento realtà di primo livello come Golden State, Cleveland e Boston sono colpite da una surreale epidemia di infortuni. Tra i Celtics, in ordine di gravità: Kyrie Irving (dolore al ginocchio) e Jaylen Brown (concussion protocol) “feriti lievi”; nel mezzo Smart che dovrebbe farcela per i playoff; infine di recente anche Daniel Theis oltre a Gordon Hayward, da considerare out per questa annata. Irving e Brown sono dati indisponibili nella gara di stanotte contro gli Oklahoma City Thunder.
“È dura”, confessa Smart, “Specialmente quando senti che potresti aiutare la tua squadra in vari modi”. E proprio su Hayward (riguardo cui era stata confessata una ricaduta da Danny Ainge, poi correttosi), ESPN ha chiesto a Smart se ci fosse la possibilità di trovarli insieme in palestra per una sorta di programma motivazionale a favore di un pronto rientro, come sognavano i tifosi. “In realtà non ne abbiamo parlato”, ha risposto Smart divertito. Forse una visione fin troppo romantica, ma quando si ha il sangue verde le emozioni sono una costante.
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