La nuova formula dell’Eurolega, ci mette di fronte ad un compito faticoso, ma dolcissimo. In questa settimana, tutte le squadre, giocheranno 2 partite a distanza di 3 giorni. Il compito più faticoso, però, è proprio delle squadre ,che dovranno affrontare, per la prima volta un calendario molto fitto, con 4 partite in una settimana. Chi potrà giovare, di questo double header, è sicuramente il Fenerbahce di coach Obradovic e del nostro Gigione Datome. Questo doppio impegno, infatti, è molto simile a quello che succede, nel calendario abituale dell’NBA, e i turchi potranno sfruttare l’esperienza, di molti giocatori che hanno un passato nella massima lega americana. Da Datome a Udoh, passando per Vesely e Antic. In più, si aggiunge, un doppio impegno diciamo… “non impossibile”, per i gialloneri. Le due avversarie saranno, lo Zalgiris Kaunas, del coach-leggenda Sarunas Jasikevicius, e il Galatasaray (perciò derby) dell’ex coach della Turchia, Ataman. Il Fener, parte nettamente favorito per una doppia vittoria, che lo farebbe decollare 4-0. Però, l’eurolega di quest’anno, non mette mai in calendario partite semplici e scontate, quindi proviamo ad analizzare le armi, di questi due team, che possono mettere in difficoltà lo squadrone turco.
ZALGIRIS KAUNAS
La squadra allenata da Sarunas Jasikevicius è partita a rilento, perdendo ad Atene contro il Pana. Però si è subito rifatta battendo il Baskonia del nostro Andrea Bargnani e viaggia (1-1). Nel quintetto titolare ci saranno sicuramente Kevin Pangos in cabina di regia, Leo Westermann, e poi in nervo alla squadra, un trio lituano, il jolly Ulanovas, Kavaliauskas da ala forte e Jankunas a proteggere il ferro. Tra le note positive che si possono rilevare dopo appena due partite, lo Zalgiris ha una grande attitudine ad andare a rimbalzo (88, primi in classifica), tira molto bene da 2 con quasi il 50%, mentre da 3 fa una fatica mortale non raggiungendo nemmeno il 30% di media. La panchina è importante nei nomi di Motum(15.5 pt. di media), Milaknis (10 pt. di media), Lekavicius e l’esperienza dei due veterani Seibutis e Javtokas. Nel quintetto titolare Jankunas e Kavaliauskas sono due rocce sotto i ferri (8.5 e 4.5 reb. di media), insieme al jolly Ulanovas (5 reb e 2.5 ass di media) che si scambia spesso con Motum più efficace in attacco. Nel reparto dietro c’è un grande Westermann che ha trascinato i suoi alla vittoria in spagna e viaggia a 12 pt. di media, coadiuvato dalla regia precisa di Pangos. Rivale insidiosa.
GALATASARAY
Il team di Ataman è partito abbastanza male invece. Dopo la sconfitta iniziale con il CSKA, favorito al bis, hanno perso anche il match molto più abbordabile con la Stella Rossa di Belgrado. La squadra è tra i più prolifici dell’intera competizione con 83,5 punti di media, nonostante il tiro da 3 arrivi malapena al 32% dal campo, però ne concede quasi 100 (97) ad ogni uscita. Ed è proprio li che risiedono i problemi principali della squadra turca, nonostante grazie a Guler (2.5 rub. a match) arrivino un sacco di rubate (8,5 di squadra) che però non sono necessariamente buona difesa. Il quintetto base è composto da Guler, Koksal, Schilb, Tyus e Austin Daye. L’ ex Pesaro e San Antonio Spurs (tra le altre) è la vera stella della squadra. Con 18 punti di media è il sesto realizzatore assoluto e prende anche circa 6 rimbalzi. Ad aiutare l’ex campione NBA (era a roster nel 2014) c’è Alex Tyus con 17 punti a serata e si aggiungono volentieri Guler con 10, Dentmon con 9,5 e Smith con 7,5. Impegno molto più abbordabile.
FENERBAHCE CHIAVI TATTICHE
La logica del doppio impegno è sempre dura da metabolizzare anche per chi vuole vincere il torneo. 3 partite in 2 giorni sono dure per chiunque però diciamo che ad avversari poteva andare peggio. Lo Zalgiris che è la più pericolosa delle due, il Fener la riceve in casa e il Gala in “trasferta”. Il Galatasaray ha una difesa colabrodo, se Daye e Tyus vengono limitati a dovere e Guler controllato può essere una vittoria anche in doppia cifra, nonostante il derby con il pubblico infuocato. Lo Zalgiris è già più pericolosa, è in salute e arriva da una bella vittoria. Il punto di forza sono i rimbalzi e la fisicità dei lunghi che però troveranno pane per i loro denti contro i lunghi del Fener. L’area deve essere chiusa alla perfezione così da lasciare il tiro da 3 a cuor leggero viste le pessime percentuali. In più Westermann e Pangos non sono così irresistibili da contenere. Se il Fener inizia ad ingranare nei suoi uomini più importanti, vedi Datome e Bogdanovic e Kalinic appena rientrato, preziosissimo a Barcellona, saranno due vittorie nel primo double header della stagione.