Home Lega Basket A LBA, il presidente Gandini: “L’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni”

LBA, il presidente Gandini: “L’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni”

di Mattia Picchialepri
torino final eight

Nell’intervista esclusiva rilasciata a “Sport e Finanza”, Umberto Gandini, Presidente della LBA dal 2020, si rivela un leader diretto e franco. La sua schiettezza, sia nel linguaggio che nei pensieri, emerge nitidamente mentre discute di basket e calcio. Tuttavia, va oltre il mondo dello sport, esplorando il ruolo di quest’ultimo nel contesto nazionale. Gandini sottolinea l’importanza di una reciproca sinergia tra sport e Paese, evidenziando il potenziale di entrambi nel contribuire al benessere della società.

Le parole di Umberto Gandini: “In LBA costante aumento di spettatori”

I numeri certificano la crescita del movimento LBA nel corso del 2024, come confermato dal presidente: “La Lega Basket e il movimento cestistico sono distinti: la LBA, con sedici squadre associate, mostra una salute finanziaria robusta, con ricavi che sono aumentati da 6-6,5 milioni a quasi 11 milioni grazie ai diritti televisivi, ricavi commerciali, marketing/sponsorship ed eventi. Il movimento nel complesso vanta numeri notevoli, con un aumento dell’11% degli spettatori e un riempimento degli impianti che passa dal 63% al 73%. Le Final Eight hanno raggiunto un record di vendita biglietti, con incrementi significativi sui social: +36% di follower totali, +45% di visualizzazioni, +84% di interazioni. Nonostante l’off-season, la crescita rimane impressionante”.

La crescita della LBA ha attirato anche delle potenze estere: Pistoia, ad esempio, è stata acquistata da un gruppo statunitense: “Per la seconda volta nella storia, una squadra è stata acquistata da investitori stranieri. Dopo Trieste due anni fa, ora un gruppo americano, tramite East Coast Sport Group Italia S.r.l., si è interessato alla squadra di Pistoia, attualmente in lotta per i playoff e considerata solida anche sul piano agonistico. Se Trieste dovesse ottenere la promozione, avremmo due squadre straniere su sedici, un evento senza precedenti. Questo indica una notevole vitalità e solidità del sistema, poiché gli investitori americani guardano al basket italiano, non solo al calcio, riconoscendone l’importanza nonostante la limitata visibilità televisiva e di pubblico”.

Il presidente Gandini, nel corso della sua intervista, ha parlato delle difficoltà al suo arrivo, dovute soprattutto alla pandemia, che, però, hanno portato ad un grande successo: “Il successo della Lega Basket Serie A si basa sull’unità del movimento, rappresentato dalle sedici proprietà che la compongono. I vantaggi e i risultati derivano dai progetti, budget e ambizioni competitive di ogni singola squadra, sia italiane che straniere. La Lega agisce come coordinatore, fornendo linee guida per gestire il prodotto basket in modo efficace e collettivo. In questo modo, il lavoro congiunto delle proprietà si traduce nei successi e nei progressi dell’intero movimento cestistico”.

Il passaggio dal calcio al basket: “Essendo nato a Varese era inevitabile”

Prima di diventare presidente della LBA, Umberto Gandini è stato fortemente legato al calcio, soprattutto al Milan. Ma, come ammette egli stesso, è stato un passaggio naturale: “Nato a Varese, la pallacanestro ha permeato la mia adolescenza in modi diversi. La passione per questo sport era inevitabile, che tu fossi giocatore, appassionato spettatore o circondato da amici e familiari coinvolti nel mondo della palla a spicchi. In una città come Varese, caratterizzata dalla sua dimensione ridotta, il basket era onnipresente. Era, ed è tutt’ora, un elemento distintivo della vita quotidiana, un legame che unisce la comunità in un rapporto speciale con questo sport così affascinante”.

L’obiettivo principale è quello di avvicinare le nuove generazioni al basket italiano, allontanandoli dal sempre più facile mondo della NBA: “Abbiamo scelto di adattare la narrazione del basket ai media digitali per coinvolgere le nuove generazioni di appassionati, che mostrano un interesse crescente per lo sport, influenzati dalla dominanza NBA e dagli influencer. Il nostro approccio integra la musica hip hop e la cultura urban, creando racconti coinvolgenti che uniscono personaggi, città e giocatori. Questa narrazione riflette l’emozione e l’imprevedibilità del basket, una dimensione che parla direttamente alle nuove generazioni, appassionate di adrenalina e cambiamenti repentini”.

Per concludere la propria intervista, Gandini ha parlato dell’impiantistica in Italia, tema sempre attuale: Il dibattito sull’impiantistica sportiva è attuale, con pochi interventi significativi dagli anni ’90. Mentre gli stadi rimangono in primo piano, emergono progetti innovativi come l’Inalpi Arena di Torino. Tuttavia, le iniziative dipendono principalmente da investimenti privati. La necessità di trasformare le arene in strutture polifunzionali è chiara, con almeno 120 eventi all’anno. Purtroppo, il PNNR ha deluso, con scarsi finanziamenti per lo sport e poca attenzione alle scuole, fondamentali per il futuro dello sport. È essenziale un piano integrato per l’impiantistica sportiva, con sostegno governativo. Resta la sfida nell’accettare l’importanza dello sport per la società

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