Ogni volta che si accorge che la tensione cala per i suoi Milwaukee Bucks, Giannis Antetokounmpo interviene con una strigliata generale. E dopo la sconfitta per 112-108 rimediata a Houston contro i Rockets, la terza nelle ultime 4 giocate, il 2 volte MVP si è fatto sentire di nuovo.
Milwaukee ha perso l’ottava partita in trasferta sulle 17 giocate, a Houston ha chiuso con 9 su 34 al tiro da tre punti e sbagliato ben 13 tiri liberi (29 su 42). Giannis ha segnato 48 punti con 17 rimbalzi ma è stato l’unico a salvarsi, Damian Lillard ha tirato male (1 su 8 da tre) per 18 punti con 8 assist, così come Khris Middleton e Brook Lopez, la partita di Malik Beasley è durata appena 16 minuti. I Bucks sono finiti sotto anche per 63-42 nel primo tempo e ancora per 93-77 a inizio quarto periodo, prima di una rimonta tardiva e incompleta.
Per i Rockets, percentuali basse dal campo (43.4% al tiro) ma un piano difensivo di successo, Alperen Sengun ha segnato 21 punti con 11 rimbalzi, dalla panchina doppia cifra per punti e apporto decisivo di Jeff Green con 16 punti in 34 minuti, e di Arron Holiday e del rookie Cam Whitmore.
“Dobbiamo fare tutti meglio, e quando dico tutti intendo che i magazzinieri devono lavare meglio le divise, la panchina deve giocare meglio, i leader della squadra devono farsi sentire di più, dobbiamo segnare più tiri, dobbiamo difendere meglio, dobbiamo avere un piano partita migliore, dobbiamo fidarci di più del compagno, dobbiamo essere allenati meglio. Sono tutti problemi e abbiamo 4 mesi per risolverli. Ora vediamo“, così Antetokounmpo dopo la partita.
L’ultima strigliata di Giannis risaliva alla sconfitta in semifinale dell’NBA in-season tournament contro gli Indiana Pacers, e ne era uscito un dicembre da 11 vittorie e appena 2 sconfitte. Milwaukee resta con un record di 25-11 la seconda forza a Est ma è stata anche la squadra ad avere uno dei calendari più facili nei primi due mesi di regular season, con tante partite in casa (19 delle prime 36) e soprattutto contro tante squadre sotto al 50% di vittorie.
L’unica notizia positiva di un inizio di 2024 a basso ritmo per Milwaukee è il rientro più vicino di Jae Crowder. Il veterano ex Heat si è operato ai muscoli addominali a novembre e riprenderà nei prossimi giorni a allenarsi con la squadra. Il ritorno in campo è previsto per gennaio, non c’è ancora una data precisa ma per le rotazioni di coach Adrian Griffin sarà un’addizione importante, Crowder aveva iniziato la stagione tirando con il 51% da tre nelle prime 9 partite prima di fermarsi, e per di più giocando sopra all’infortunio.