Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls Chicago Bulls, fine della corsa? Le cause del tracollo e le possibili soluzioni future

Chicago Bulls, fine della corsa? Le cause del tracollo e le possibili soluzioni future

di Marco Tarantino

I Chicago Bulls sono al nono posto, situazione disperata all’apparenza: senza Derrick Rose, il cui ginocchio da ancora problemi, non gravi ma che non gli consentono di trovare continuità, senza Joakim Noah, la cui stagione è finita per il doppio infortunio alla spalla, senza Pau Gasol e Mike Dunleavy, si arriva alla sfida chiave contro i Raptors a Toronto, la seconda forza ad Est, una delle grandi sorprese di questa stagione o meglio, conferma.

Doug McDermott contro i Toronto Raptors

Doug McDermott contro i Toronto Raptors

Un mix che lasciava intendere una facile sconfitta per i tori di Chicago, ma mai dare per morti i Bulls prima di averli sconfitti: un McDermott on fire trascina i suoi compagni alla vittoria. E’ sbocciato finalmente il numero 3? Anche con i Wizards ottima prova per Doug, ma arriva per i Chicago Bulls una sconfitta sonora,  che ha riportato tutti con i piedi per terra.

Una squadra senza energie senza il leader carismatico Noah, svogliata, senza carica senza Thibodeau ad invogliarli con le sue urla in allenamento e durante la gara: una squadra non squadra, dove ognuno attacca e difende secondo il proprio interesse. Arriviamo a due gare, anzi quattro molto facili sulla carta: Nets-Kings-Knicks e Knicks ancora intervallate della sfida ad Utah: per una squadra che deve lottare in ogni gara per restare in zona playoffs, ci si aspettava di più, decisamente di più… Tre vittorie consecutive, con una difesa che sembrava esser ritornata ai suoi fasti ed un Jimmy Butler che anche se non al meglio ed a pieno ritmo offensivamente, che metteva voglia e volontà quando bisognava difendere il proprio canestro.

Quindi il black out, nuovamente il blackout e senza nessuna scusante relativa agli infortuni: due gare in back to back con i New York Knicks, 28 vittorie stagionali, squadra abbandonata a restare nel limbo in questa stagione che lavora già in ottica futura. 115 punti concessi a Chicago, 106 a New York: fine della corsa? Ancora presto per dirlo, perché il distacco dalla settima ed ottava posizione resta comunque colmabile, ma l’impressione è che qualcosa si sia realmente rotta in quel di Chicago e non si parla di infortuni..

Le cause del tracollo:

Le cause del tracollo dei Chicago Bulls? Gli infortuni sicuramente hanno influito in maniera importante, ma il problema sembra essere diverso e risponde all’identikit dell’attuale head coach della franchigia dell’Illinois: Fred Hoiberg. Zero tecnici da allenatore, zero tecnici da giocatore, poca grinta, nessuna tirata d’orecchie verso i suoi giocatori quando ce n’è bisogno in pratica un coach adatto solo al college.
Inutile girarci intorno la stagione (al momento) flop dei Tori è un mix non è ovviamente solo colpa di un allenatore: giocatori scarichi a livello di motivazioni (non è un caso che le gare migliori sono arrivate contro le big della lega, ad esclusione dei Warriors), sconfitte sonore contro avversarie di livello inferiore a livello di roster, poca comunicazione difensiva, scarsa adattabilità dei singoli (esempio più lampante è il dualismo Butler-Rose che non sembra portare a nulla di concreto) ed uno spogliatoio che sembra essersi ormai spaccato a metà. La soluzione a tutto questo? Una rifondazione attorno a quei giocatori che possono contribuire ancora al progetto.

Le soluzioni:

Rose Butler BullsLa grande scelta: a chi affidare le chiavi della squadra? Derrick Rose o Jimmy Butler, va presa una decisione concreta. Da questo passerà molto del futuro della squadra. Se verrà confermato D-Rose, JB dovrà adattarsi ad essere il secondo violino della squadra, oppure dovrà essere tradato per rinforzare il roster. Altrimenti se dovesse essere eletto Butler come leader della squadra, Derrick dovrebbe operare come secondo violino (ipotesi difficile) oppure essere tradato in estate (ancora più difficile) o essere lasciato a scadenza tra due estati.
Ovviamente la soluzione più intelligente sarebbe decidere a chi affidare le chiavi della squadra, senza dover per forza di cose sacrificare l’altro: il che significa, più palloni per uno e meno per l’altro ed un affiatamento da costruire. Ma chi tenere a livello di roster, chi merita la riconferma:

Pau Gasol player option da 7 milioni:
difficilmente accetterà di firmare a quelle cifre, per cui chiederà un contratto molto superiore. Le cifre dicono qualcosa, ovvero che Pau è un giocatore che fa ancora alla sua età la differenza offensivamente, ma il suo immobilismo difensivo e le giornate no (come quella contro i Knicks) fanno propendere verso un no difficile da digerire… Sarà una scelta difficile, ma andrà presa per tempo.

Joakim Noah: Unrestricted
13.4 milioni in questa stagione garantiti, il prossimo sarà completamente libero di fermare con chiunque voglia in estate. E’ uno dei leader dello spogliatoio e carismatico nonché uno specialista difensivo: andrebbe confermato in caso si trovi un accordo per un contratto inferiore rispetto a quello attuale, ma appare difficile visto l’innalzamento del cap. La scelta tra Noah e Gasol andrà fatta: uno dei due dentro, l’altro fuori. Una scelta tra difesa ed attacco.

E’Twaun Moore: Unrestricted
Tanti infortuni dei compagni nel backcourt, e Moore ne ha approfittato: è la nota lieta di una stagione da buttare. Giocatore che da tanta tanta grinta difensiva, unita ad un basket semplice ed efficace. Da confermare assolutamente

Aaron Brooks: Unrestricted
Giocatore discontinuo e difficilmente leggibile: ha tanta qualità offensiva ma pecca in alcuni particolari. Uno su tutti, la difesa, ma anche alcune letture di gara a livello di gestione dei possessi di difficile comprensione. Da valutare

 

Salary Cap Chicago Bulls

Nome giocatori2015/162016/172017/182018/192019/202020/21
Derrick Rose$20,093,064$21,323,252$0$0$0$0
Jimmy Butler$16,407,500$17,552,209$18,696,918$19,841,627$19,841,627$0
Joakim Noah$13,400,000$0$0$0$0$0
Taj Gibson$8,500,000$8,950,000$0$0$0$0
Pau Gasol$7,448,760$7,769,520$0$0$0$0
Nikola Mirotic$5,543,725$5,782,450$0$0$0$0
Mike Dunleavy$4,837,500$4,837,500$5,175,000$0$0$0
Doug McDermott$2,380,440$2,483,040$3,294,994$4,510,846$0$0
Aaron Brooks$2,250,000$0$0$0$0$0
Tony Snell$1,535,880$2,368,327$3,393,813$0$0$0
Bobby Portis$1,344,120$1,404,600$1,465,080$2,410,056$3,489,761$0
E’Twaun Moore$1,015,421$0$0$0$0$0
Justin Holiday$947,276$1,015,696$0$0$0$0
Cameron Bairstow$845,059$980,431$1,251,245$0$0$0
Cristiano Felicio$525,093$874,636$0$0$0$0
TOTALS$87,073,838$73,486,594$18,696,918$19,841,627$19,841,627$0

Da questo ripartire con la ricostruzione con un nuovo head coach, giovane, che sappia lavorare con i giovani ma che soprattutto dimostri carattere. Ovvero non Hoiberg, ma nemmeno Thibodeau. Candidati? Difficile fare nomi ora, fino alla fine della stagione si resterà ovviamente con Fred, ed in estate ci dovrà essere una scelta decisa da parte della dirigenza. Anzi un cambiamento anche nella dirigenza non guasterebbe…. Gar Forman il GM si è dimostrato incapace di effettuare trade, muovere pezzi e fare scelte coraggiose. Tabula rasa.

Draft e giovani su cui puntare:

Dal draft arriverà una scelta che potrebbe essere interessante: non sarà quella dei Kings (top 10 protected) ma sarà comunque tra la 12 e la 14 al primo giro ed una al secondo intorno alla 43-44. Si potrà pescare bene in un draft 2016 che non presenta però tantissima qualità. Ad ora le proiezioni dicono che in quelle posizioni dovrebbero esserci Malik Beasley (SG), Brice Johnson (PF), Skal Labissiere (PF/C) e alla 43-44 Nigel Hayes e Zhou Qi.

Oltre ai nuovi arrivati, sarà necessario puntare decisamente sul talento giovanile nel roster: McDermott, il primo della lista, ma anche Bobby Portis, che ha dimostrato grande personalità. Il che vuol dire, via Taj Gibson o Nikola Mirotic, per dare maggior spazio al secondo, via Tony Snell e/o Mike Dunleavy per dare minuti al primo (con Snell già fuori nelle ultime gare per scelta del coach). Felicio dovrà crescere molto e potrebbe fare esperienza in D-League con Bairstow, giocatore con molte meno potenzialità: ma anche Justin Holiday è un giocatore da tenere in considerazione per la prossima stagione, e se dovesse dimostrare ancora dei margini di crescita anche nelle stagioni successive.

Insomma molte scelte da fare, dal coach al GM, passando per Rose, Gasol, Butler, Noah: nessuno è al sicuro e la prossima stagione servirà una autentica rivoluzione per salvare i Chicago Bulls dal pericolo del baratro…

 

 

 

 

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