Paul George, martedì scorso, si è slogato il ginocchio destro.
Il tutto è successo a causa di quello che lui stesso ha definito “uno spiacevole incidente”, accaduto mentre stava saltando per prendere un rimbalzo, andando poi a scontrarsi con Lu Dort.
Il ginocchio del numero 13 dei Los Angeles Clippers si è piegato molto male quando è atterrato, tanto che George non riusciva più a farci pressione, richiedendo un aiuto dei membri dello staff medico della squadra per uscire dal campo.
Avendo sentito questo dolore così forte, George inizialmente ha avuto paura di aver subito un infortunio particolarmente grave, che lo avrebbe tenuto in panchina per un bel po’ di tempo.
“L’unica cosa che mi passava per la testa era: ‘Spero di non essermi lacerato nulla, spero di non aver rotto qualcosa’. Non pensavo ad altro” racconta. “Pensavo: ‘Accidenti, è questo, è questo che si prova quando si lacera il legamento crociato anteriore?’. La mia gamba si è piegata all’indietro, perché l’unico modo in cui poteva piegarsi in quel momento era quello. Immediatamente ho lasciato cadere la palla e sono caduto. Il dolore era lancinante”.
Tuttavia, quando George è arrivato nello spogliatoio, prima che i medici iniziassero a visitarlo, il dolore si era attenuato, e anche le sue peggiori paure.
“Ho sentito il dolore diminuire, così ho pensato: ‘Oh, forse non è così grave’” confessa.
Ed effettivamente, George non ha subito danni ai legamenti.
I Clippers ora hanno detto che il giocatore sarà rivalutato tra 2 o 3 settimane. Eppure, anche se il team è sollevato da quella che sembra essere una diagnosi positiva, e che non distrugge la speranza di un ritorno quasi immediato, resta comunque la convinzione che anche solo un primo turno senza il numero 13 possa essere troppo.
Ad appena 2 settimane dalla fine della stagione regolare, e con i Clippers che lottano per conquistare un posto nei playoffs, George ha dichiarato di non sapere quando rientrerà, ma che farà tutto ciò che è in suo potere per accorciare le tempistiche, e che prenderà la riabilitazione seriamente come fosse un allenamento.
“Purtroppo non so quando rientrerò” ha dichiarato in un episodio di Podcast P, pubblicato lunedì mattina ma registrato alla fine della settimana scorsa. “Ogni volta che mi infortuno, sono impegnato negli allenamenti, negli shoot-around, quando guardiamo i video delle vecchie partite. Quando gioco, mi dico: ‘Ehi, questo è quello che vedo, questo è il modo in cui ti sorvegliano'”.
A quel punto, uno dei conduttori del podcast, Jackie Long, si è riferito a Lu Dort come un “giocatore sporco”, ed ha dichiarato che secondo lui ha appositamente reso possibile l’infortunio di Paul George.
Ma lui non la pensa così.
“Mi piace come Lu Dort gioca. Onestamente è stata una giocata selvaggia” ritiene. “Avevo la palla e lui ha concluso l’azione come se mi avesse attraversato. Ci saremmo scontrati a prescindere. Per come mi ha colpito, il mio ginocchio non ha avuto la possibilità di assorbire la caduta, quindi la gamba è rimasta bloccata. Ma non credo che lo abbia fatto con malizia. Non stava cercando di farmi del male. Stava solo cercando di giocare bene. A volte si scatena, ma è un gran giocatore, e stava cercando di ottenere dei possessi in più. Sicuramente non lo criticherò per questo”.
