Dopo appena 4 partite di regular season, LaMelo Ball sta facendo vedere grandi cose. Sta dimostrando di essere un giocatore completo, decisivo: un leader. Le giocate viste contro Celtics, Nets, Cavs e Pacers fanno ben sperare in casa Hornets, magari già in futuro non troppo lontano.
Le statistiche parlano chiaro: 22.8 punti, 5.5 rimbalzi e 6.8 assist. Numeri importanti, ma che non rendono al meglio la centralità di LaMelo nel gioco, soprattutto offensivo, di Charlotte. Ancora più impressionanti però sono le percentuali al tiro: 47.2% dal campo, 50% da oltre l’arco e 100% ai tiri liberi. Step back, triple da 10 metri, arresto e tiro, schiacciate e lay up. Tira in qualsiasi modo e da dove vuole, E’ ovvio, le partite sono ancora poche e probabilmente queste percentuali tenderanno a scendere piano piano, ma non è da tutti mettere insieme questi numeri. Considerando anche i tentativi a partita (ben 8 da 3 punti e 10 da 2 punti), queste percentuali prendono ancora più valore.
Le qualità di LaMelo Ball
Analizzando con più attenzione i numeri di LaMelo, risaltano agli occhi 3 voci che amplificano ancora di più la sua importanza nel gioco offensivo degli Charlotte Hornets. Partendo dalla sua efficacia in campo, misurata attraverso una voce statistica chiamata Player Efficiency Rating. La PER rappresenta la produzione offensiva minuto per minuto di un singolo giocatore: per lui tocca quota 25.5, ben oltre i 15 di media standard all’interno della lega. Le altre due voci sono legate al Plus/Minus: l’Offensive Box Plus/Minus e il Box Plus/Minus ci permettono di comprendere l’impatto di un giocatore, quando è in campo, in termini di margine di punti (che sia in negativo o in positivo) per 100 possessi. A differenza del secondo però, l’Offensive prende in considerazione appunto solo il suo impatto offensivo. Quelli di LaMelo sono rispettivamente 5.6 e 7.2, molto di più rispetto alla passata stagione, ma anche rispetto a molti altri giocatori top all’interno della lega.
LaMelo Ball ama sfruttare le sue doti di palleggio per disorientare il proprio marcatore e andare ad attaccare il ferro, concludendo di fatto col 55.6% nella restricted area. Ma il classe 2001 sta registrando dei miglioramenti anche al tiro dal perimetro dove, finora, ha insaccato 4 tentativi su 8 a partita, un bel miglioramento rispetto al 35.2% complessivo della scorsa stagione. Servirà continuità, di certo per mantenere alto questo dato. Gli Hornets sono una delle squadre più divertenti da vedere anche grazie all’estro e alle abilità di passatore di Ball, che non manca di servire i compagni con passaggi immediati ed improvvisi: l’organizzazione offensiva degli Hornets, insomma, passa dalle sue mani.
La metà campo difensiva non è sicuramente il suo forte, ma sembra migliorato nell’atteggiamento e nell’applicazione. Le quasi 2 palle rubate di media a partita non sono una novità, vista la sua velocità di mani nel cercare la palla. Alcune volte esagera anche, e i 3.8 falli di media ne sono la dimostrazione. Ma non è per forza una cosa negativa, anzi. L’aumento del numero di falli è dovuto a un’aggressività che si vedeva poco l’anno scorso, e che quest’anno dovrà mettere in campo ogni volta. C’è sicuramente tanto da lavorare sotto questi aspetti, ma il margine per migliorare è decisamente ampio.
L’andamento degli Charlotte Hornets
La sorpresa, se vogliamo, di questo inizio di stagione. Gli Charlotte Hornets stanno sorprendendo tutti, con LaMelo e Miles Bridges sugli scudi. Un gioco corale e molto bello da vedere, che sta regalando gioie ai tifosi che non erano abituati a tanto entusiasmo da ormai tantissimo tempo. Senza Terry Rozier, il peso dell’attacco gira intorno al numero 2, a Bridges e a un ritrovato Gordon Hayward (infortuni permettendo). Bene anche i nuovi arrivati Kelly Oubre Jr. e Ish Smith, così come Mason Plumlee sempre solido sotto le plance. Coach James Borrego deve ritenersi soddisfatto (record di 3 vittorie e 1 sconfitta), cercando di continuare ad elevare al massimo le prestazioni dei suoi giocatori e tentando, perchè no, di raggiungere i playoffs che ormai mancano dal 2016. Chi ben comincia è a metà dell’opera, vedremo cosa riserverà il futuro per LaMelo e i suoi Charlotte Hornets.