Sfida molto interessante a San Antonio, dove si affrontano i Golden State Warriors e i San Antonio Spurs: per gli ospiti manca il successo in terra texana da circa 17 anni, questo dato rende la difficoltà che gli uomini di Mark Jackson avranno stanotte nell’affrontare Tim Duncan and co.
I Warriors dovranno fare i conti con un Curry a mezzo servizio: il cecchino di Golden State ha dato forfait nell’ultimo quarto della partita contro Minesota a causa di una contusione alla caviglia sinistra. “Solo un infortunio sfortunato, ma ho ragazzi in cui credo. Speriamo che Steph starà bene per continuare la nostra marcia”. Ha dichiarato Mark Jackson, coach dei Warriors. Non è il primo infortunio alla caviglia per Curry, che nelle ultime stagioni ha saltato 40 partite per lo stesso tipo di infortunio. Golden State non vince a San Antonio da ben 29 partite, in regoular season, e questo rappresenta il record della lega di sconfitte contro la stessa squadra. A “beneficiare” dell’infortunio di Curry è Klay Thompson che mercoledì contro i Twolves ha segnato 30 punto, di cui 19 nell’ultimo periodo. “Questo dimostra che il nostro gioco non è basato solo su Steph”. Ha dichiarato Thompson, che continua: “La gente pensa che ci appoggiamo troppo a lui, ma non è così anche se è uno dei migliori giocatori in NBA”.
Gli Spurs possono contare su Tony Parker, in gran spolvero, che mercoledì ha fatto fuori i Suns a 12 secondi dalla fine. “Tony è un giocatore dal quale dipendiamo. Lui ha un minutaggio altissimo. Ci aspettiamo che lui sia in grado di distribuire bene il pallone, segnare, e giocare bene”. Ha detto Gregg Popovich.