Quando LeBron James ha accettato di tornare alle Olimpiadi e chiamato con sé gli altri due simboli della sua generazione di pallacanestro, Stephen Curry e Kevin Durant, probabilmente aveva in mente proprio un momento come quello della semifinale contro la Serbia, alla Accor Arena di Parigi Bercy.
Steph, LeBron e KD sono arrivati in soccorso a un gruppo che senza le loro giocate si sarebbe perso e avrebbe rimediato una figuraccia olimpica da fare invidia a quella del 2004 a Atene. Mai infatti giocatori come Anthony Edwards, Bam Adebayo, Devin Booker, un Jayson Tatum di nuovo panchinato, persino Anthony Davis, non pronti a questo tipo di torneo e di basket per quanto paradossale possa suonare, avrebbero recuperato da soli uno svantaggio in doppia cifra in una semifinale olimpica.
Dopo aver subito la circolazione di palla e le percentuali altissime al tiro della Serbia per tre quarti, e essere rimasto in vita solo grazie alle triple di Curry, Team USA ha finito forte la partita come fosse una gara lunga di nuoto. 32-15 il parziale del quarto periodo, Steph ha terminato con 36 punti, la tripla del primo vantaggio USA (!) sull’87-86 a due minuti dalla fine dopo che Ognjen Dobric aveva fallito un tiro comodo per il potenziale +5, e i due tiri liberi della sicurezza. LeBron James ha siglato la sua seconda tripla doppia in carriera alle Olimpiadi con 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, Kevin Durant ha segnato 9 punti, tutti nel quarto periodo compreso il canestro che ha tenuto la Serbia a due possessi di distanza nell’ultimo minuto, in palleggio arresto e tiro centrale e con Carmelo Anthony in prima fila a sbracciarsi come fosse un coach, e a chiedere agli altri 4 di levarsi gentilmente dai piedi per far lavorare KD.
Un Joel Embiid a volte confusionario ha segnato 19 punti in una partita non priva di errori, ma il CT Steve Kerr ha scelto lui su Adebayo e Davis per giocare contro Nikola Jokic. Una scelta che ha pagato, col 3 volte MVP costretto a giocare l’intero quarto periodo con 4 falli.
“Essere stato parte di una partita così è stato un onore” ha detto Kerr rendendo omaggio alla Serbia sconfitta “Una delle partite più belle a cui abbia preso parte. Loro sono stati perfetti, una gara perfetta. Sapevamo che prima o poi avremmo avuto una partita così nel torneo. Sono le Olimpiadi, è il basket FIBA, perdi una partita e sei fuori. Lo sapevamo, lo sapevo dall’esperienza di Tokyo. La cosa migliore da parte nostra è stata tenere alta la concentrazione nel secondo tempo, e il nostro spirito competitivo per portarla a casa“.
LeBron James indica nella “perseveranza, lavoro, dedizione, Chef Curry e Joel Embiid” le chiavi della rimonta di Team USA. “Che vittoria per noi, sapevamo che sfida ci attendeva, la più dura di tutte qui. E’ stato uno sforzo totale. Ho sempre detto che a noi fa piacere essere messi alla prova, come oggi. Ora manca una sola partita al nostro obiettivo che è l’oro, non vediamo l’ora di giocare contro la Francia. Io sono qui, ho 39 anni e gioco da 22. Non so quante opportunità avrò ancora di vivere momenti così, di competere per qualcosa e giocare in partite così grandi“.
Curry ha chiuso con 9 su 14 da tre, ed è stata davvero la prima partita del torneo in cui Steph è sembrato quello che conosciamo bene ai Golden State Warriors. “Di solito è la difesa che dà vita al tuo attacco, riesci a mettere assieme alcuni stop e il gioco inizia a scorrere. Loro hanno segnato tanti tiri anche difficili da subito, bravi loro, batterli una terza volta è stato difficile. Questa rimonta la considero speciale per Team USA, e di partite ne ho viste. La mia partita? Non avevo avuto molte opportunità fino a oggi e non stavo tirando bene ma a inizio partita ho trovato subito tiri buoni. E poi il tiro nel quarto quarto, Joel Embiid ha portato un gran blocco… si vive per questi momenti, e conta la fiducia che hai“.
Kevin Durant ha giocato 24 minuti, fermato da due falli già nel primo tempo che gli hanno tolto ritmo. Una sua tripla con un fallo in contemporanea di Jokic su Davis, che ha generato alla fine un doppio possesso da 6 punti per Team USA con un’altra tripla di Devin Booker, ha segnato l’inizio della rimonta per Team USA. Rimonta che KD ha sigillato con un altro canestro, in isolamento contro Filip Petrusev. “Con due falli avevo perso ritmo, poi contro di me hanno giocato tanto a zona (…) ho cercato di dare una mano in difesa. Poi i tiri sono entrati finalmente. Steph? Una prestazione divina, soprattutto visto che aveva avuto delle difficoltà nel torneo. Noi diciamo sempre che a ogni partita può essere uno diverso no? Oggi è stato lui: tiri, difesa, era dappertutto, una delle partite più grandi che gli abbia visto giocare“.
“La realtà è che io amo giocare per il mio Paese” ancora Durant, recordman per punti totali e alle Olimpiadi per la nazionale maschile USA “E alle Olimpiadi è un orgoglio che puoi toccare con mano. Guardate la Serbia ad esempio (…) nel nostro paese tante cose non vanno per niente bene ma ci sono anche grandi cose, ci piace che senso di fratellanza c’è in questa squadra, sono esperienze che ci resteranno per la vita. Gli Stati Uniti oggi sono così divisi, e lo sport è un’opportunità per riunirsi e competere assieme. E oggi tutte e due le squadre possono tornare a casa e essere orgogliose di quanto fatto“.
Per la Serbia, un Bogdan Bogdanovic da All-Star Game NBA ha segnato 20 punti con 4 rimbalzi e 3 assist, per Nikola Jokic 17 punti 3 e 11 assist con 0 su 6 da tre. L’ex Varese Aleksa Avramovic di punti ne ha segnati 15 con 4 su 6 da tre, la squadra di coach Pesic giocherà ora per la medaglia di bronzo contro la Germania, battuta nella prima semifinale dalla Francia.